Questo – secondo Marini - ha portato ad una crisi di legittimità della politica in tutti i nostri Paesi"."Come rappresentanti progressisti a livello locale e regionale – ha aggiunto la presidente - abbiamo fatto la differenza, lavorando per promuovere la solidarietà, l'uguaglianza e la crescita sostenibile nelle nostre città e regioni, contro i conservatori e le destre. Vogliamo un'applicazione più flessibile del Patto di stabilità e crescita per promuovere gli investimenti pubblici. Vogliamo che il budget europeo post 2020 renda la politica di coesione più forte, efficace e visibile, a sostegno di tutte le regioni d'Europa, perché costituisce il volto più visibile e positivo dell'Europa nelle nostre città e regioni". "Le città e le regioni sono in prima linea sulla questione della migrazione. Noi chiediamo una politica europea della migrazione che sia davvero comune, che offra canali di migrazione sicuri e legali, una politica di asilo comune e la redistribuzione dei richiedenti asilo in tutti gli stati europei. Non possiamo lasciare da soli i sindaci e le città – ha concluso Marini - di fronte al problema della migrazione". fonte com