Martedì 16 Ottobre 2018 15:35

Operazioni GDF a Siracusa, Caserta e Roma; vari arresti

(CIS) – Siracusa, Caserta, Roma – ott. - La Guardia di Finanza di Siracusa ha eseguito oggi un provvedimento del G.I.P. del Tribunale aretuseo, richiesto della locale Procura della Repubblica e ha arrestato 2 noti imprenditori augustani, uno operante nel settore delle opere marittime e l'altro in quello edile, individuati quali organizzatori di un'associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e alla truffa per la percezione di contributi pubblici. La GDF di Caserta al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia - ed i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Mondragone, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli che ha disposto l'applicazione di 10 misure cautelari personali (7 custodie in carcere e 3 arresti domiciliari) nei confronti dei componenti di un'associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri con base operativa nel comune di Mondragone. I soggetti destinatari dell'ordinanza sono gravemente indiziati - spiega una nota - di aver costituito e fatto parte di un'organizzazione criminale che ha gestito per anni, almeno dal 2015 ad oggi, la piazza di vendita di sigarette di contrabbando sita in Mondragone, ed in particolare presso i cc.dd. "Palazzi Cirio", zona socialmente degradata, seppur centrale, per la forte concentrazione di soggetti, per lo più stranieri, anche irregolari, dediti ad attività illecite. segue

 

A Roma, i Finanzieri del Comando Provinciale, gia' dalle prime luci dell'alba, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari - emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri - nei confronti di 3 soggetti residenti nella zona dei "Castelli romani" ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata all'usura ed all'esercizio abusivo dell'attività finanziaria, truffa e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il provvedimento cautelare - prosegue la nota - è stato adottato sulla scorta delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo Frascati, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, che hanno fatto luce su un consolidato sodalizio criminale promosso da C.A. di anni 74 (padre), C.D. di anni 49 (figlio) e R.M.M. di anni 46 (nuora) - pluripregiudicati - che, con la collaborazione di altri 10 soggetti, gestivano numerosi prestiti di denaro con tassi esorbitanti, superiori, in alcune circostanze, al 223% annuo. Le accurate investigazioni svolte hanno permesso di ricostruire i ruoli e le funzioni degli altri principali sodali: M.M. di anni 58 (procacciatore di clienti), S.A. di anni 47 (contabile), A.M. di anni 74, M.R. di anni 46 e M.S di anni 62, M.M. di anni 61 (addetti alla riscossione); uomini e donne facenti parte di un'organizzazione ben strutturata e radicata sul territorio che da anni erogava denaro a piccoli imprenditori, artigiani e commercianti locali, ma, soprattutto, a soggetti in precarie condizioni di salute fortemente bisognevoli. Oltre 50 i casi documentati dalle Fiamme Gialle. E' inoltre emerso che C.A., capostipite e promotore dell'organizzazione, dichiarato invalido civile al 100% in quanto affetto da patologie mentali di tipo psichiche, articolari e cardiache, percepiva da anni l'indennità di accompagnamento. Le indagini svolte, oltre a conclamare le condotte di usura e di esercizio abusivo dell'attività finanziaria, hanno invece permesso di rilevare che C.A. era perfettamente in grado di svolgere tutte le normali attività della vita quotidiana. Gli approfondimenti di natura tecnica, corroborati dai numerosi pedinamenti eseguiti dai finanzieri, hanno infatti evidenziato che l'indagato, oltre ad essere particolarmente lucido nella gestione dei propri affari illeciti, si muoveva in totale disinvoltura alla guida della propria autovettura frequentando, tra l'altro in maniera assidua, diversi locali della movida romana. La truffa ai danni dell'I.N.P.S. per l'indennità indebitamente percepita è stata accertata in circa 70.000 euro. abstract fonte com

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