Mercoledì 10 Ottobre 2018 14:57

Aeroporto: la politica attacca: Castori e Luciani (FI) "un passo indietro da parte vertici SASE"

(CIS) – Perugia ott. – "La questione dell'aeroporto di Perugia Assisi rimane sempre aperta e particolarmente problematica, perché, nonostante i vari tentativi per rilanciarlo, si continuano a registrare cali nel numero dei passeggeri. I dati forniti da Assaeroporti parlano di una diminuzione da Gennaio ad Agosto di circa il 20% dei passeggeri, numeri su cui hanno pesato fortemente le incertezze su rotte e voli prima annunciati e poi misteriosamente scomparsi. Questo anche a fronte di dichiarazioni sempre troppo affrettate da parte dei vertici Sase (lancio di nuove rotte, mai realizzate - ndr-) che ad oggi non sono stati capaci di attuare una concreta programmazione di sviluppo del "San Francesco". I consiglieri comunali perugini di FI, Carlo Castori e Claudia Latini, proprio oggi che sul Corriere dell'Umbria e' apparso un articolo in cui Pd e Lega chiedono le dimissioni dei vertici SASE, ribadiscono la loro posizione. "Ora che l'attività del San Francesco resterà in una sorta di letargo invernale, con poche tratte confermate e una sola in aumento, quella verso Tirana – hanno sottolineato - occorre dover fare delle scelte e i vertici Sase non sembrano dare le maggiori garanzie per operare in tal senso. La Sase, e con lei Sviluppumbria, continuano a gestire soldi pubblici, ma nonostante questo non forniscono risposte concrete ai cittadini, primi fruitori dell'aeroporto. Possiamo, allora, parlare di spreco di una risorsa strategica per l'economia e il turismo, di cui ne dovranno prima o poi, rispondere i vertici della società aeroportuale. Ci aspettiamo un passo indietro del Consiglio di Amministrazione, e una seria valutazione sulle personalità da scegliere e da proporre per il rilancio dell'Aeroporto San Francesco".  segue

Agli osservatori politici umbri, le questioni "Aeroporto" e operazioni di promozione voli (vicende ormai note) sembrano essere ormai entrate nel dibattito politico in vista delle prossime regionali del 2020, ma forse anche per le Europee, con critiche a quei partiti (e istituzioni – ndr-) che non sono state tempestive e attente a fornire fondi per un vero decollo dello scalo, fondi necessari per accordi con vettori di spessore. In alcuni ambienti si afferma che l'azione del nuovo direttore Umberto Solimeno, e' di fatto complicata proprio per scarsita' di fondi SASE, nel tentativo di aprire nuove tratte. Un solo esempio: per un volo Perugia-Milano, sembra che una compagnia (Alitalia?)  abbia chiesto 1 milione e 200mila euro/anno. pp - fonte com

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