"Ai fini dell'acquisizione delle domande il Comune può avvalersi della collaborazione delle Scuole. Le domande potranno essere compilate da uno dei genitori o da chi rappresenta il minore oppure dallo stesso studente se maggiorenne. Gli studenti residenti in Umbria che frequentano scuole localizzate in un'altra Regione – ha proseguito Bartolini – possono richiedere il contributo al proprio comune di residenza oppure, solo qualora la Regione in cui si trova la scuola applichi il criterio della frequenza, possono richiedere al comune ove si trova la scuola frequentata. In ogni caso ovviamente il contribuito delle due Regioni non potrà essere cumulato". "Ed infine, proprio per garantire la piena fruizione del diritto allo studio – ha sottolineato l'assessore -, gli studenti immigrati privi di residenza si considerano residenti nel comune in cui sono domiciliati. I Comuni, entro il 5 novembre, dovranno trasmettere alla Regione la comunicazione del numero delle richieste accolte, suddivise in due categorie: quelle della scuola secondaria di primo grado e del primo e secondo anno della secondaria di secondo grado e l'altra per le domande degli studenti che frequentano la secondaria di secondo grado dal terzo anno in poi. In base a queste comunicazioni, la Regione potrà approvare il piano regionale di riparto delle risorse tra i vari comuni. La misura massima del contributo erogabile per ciascuna domanda sarà poi determinata dal Comune in base al costo della dotazione libraria adottata dalla classe frequentata dallo studente".