Le attività previste dal protocollo hanno l'obiettivo di arginare la concorrenza sleale e di stabilire principi ed obiettivi comuni per promuovere sul territorio una sana attività imprenditoriale e contenere l'irregolarità attraverso una collaborazione costante tra Confindustria Umbria e gli Ispettorati Territoriali del Lavoro. Questi ultimi, attraverso gli Osservatori Permanenti sulla Cooperazione, potranno, tra le altre cose, verificare la qualità giuridico-economica delle cooperative con le quali si intende stipulare un contratto di appalto nonché certificare preventivamente, dietro richiesta dell'impresa utilizzatrice, la genuinità di un contratto di appalto servizi. Preservando così la salute e la sicurezza dei lavoratori e vigilando sulla correttezza dei trattamenti economici e della contribuzione obbligatoria. L'adesione delle aziende alle attività messe a disposizione attraverso il Protocollo sarà coordinata da Confindustria Umbria nel corso dei prossimi mesi. I contenuti del Protocollo sono stati illustrati da Paolo Pennesi, Capo dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro. "Attraverso questo documento – ha spiegato - abbiamo cercato di dare un approccio nuovo all'attività di controllo, non intervenendo solo ex post ma lavorando in una logica di prevenzione, agendo prima che le storture nel rapporto di lavoro diventino patologiche". Pennesi ha spigato come negli ultimi tre anni, a livello nazionale, il fenomeno delle cooperative spurie sia aumentato del 49 per cento. "Segno che – ha aggiunto – il fenomeno degli appalti illeciti sta proliferando". Il protocollo è stato sottoscritto dal Presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni e dal Direttore dell'Ispettorato Interregionale del Lavoro di Roma Orazio Parisi. Alla firma erano presenti, tra gli altri, anche Dina Musio, funzionario dell'Ispettorato Interregionale del Lavoro di Roma, Riccardo Morelli, Presidente della Sezione Trasporti di Confindustria Umbria e Giuseppina Della Pepa, Segretario Generale di Anita, l'Associazione Nazionale delle Imprese dei Trasporti che aderisce a Confindustria. "La nostra Associazione – ha detto - crede fermamente nel percorso avviato. Il Protocollo sottoscritto oggi ci è utile per chiedere la possibilità di mettere in campo uno strumento analogo di prevenzione che abbia che copra tutto il territorio nazionale. fonte com