"Oggi – ha puntualizzato Guasticchi – non ci sono più i vecchi schemi ideologici che vedevano una contrapposizione tra destra e sinistra, ma esiste un'altra e ben più marcata linea di demarcazione politica tra coloro che credono nel sogno e nel progetto di una grande Europa come casa comune e invece coloro (che oggi sono al governo insieme) che la osteggiano e vorrebbero annientarla. Io sto con gli europeisti che rappresentano la pacatezza e la moderazione contro i populisti sovranisti assetati di potere. È difficile riuscire a dialogare pacatamente quando si affrontano i sovranisti in quanto quello che traspare è un odio sordo contro chi li ha preceduti, non rendendosi conto che loro stessi si stanno trasformando in quella casta che tanto volevano abolire e che oggi loro stessi sono diventati. Ma questi argomenti, che consentirebbero di affrontare a viso aperto i sovranisti, oggi non vengono utilizzati dai rappresentanti del Pd che sembra diventato un bersaglio comune su cui sparare. Molti stanno preparando la fuga, e a Roma i nostri vertici nazionali continuano a farsi la guerra per spartirsi le spoglie di un partito che nei territori non c'è più. Gli stessi congressi farsa, sia comunali che provinciali, compreso il capoluogo di regione, hanno sancito una finta unanimità che non ha selezionato i migliori candidati, ma solamente i più innocui e meno autorevoli". "Quindi – ha concluso Guasticchi – spero che nasca al più presto qualche cosa di nuovo dai vertici romani, altrimenti saremo costretti ad alzare le barricate nei nostri territori". fonte com Avinews