La presidente Marini ha ricordato inoltre che "lo stesso Carlo Grullini lasciò negli anni '60 la sua città natale, Spoleto, all'età di venti anni per emigrare in Svizzera, in tempi in cui per i nostri connazionali era particolarmente difficile l'integrazione e per nulla semplice la condizione di 'immigrati'. Ma lui di questa esperienza, rientrato in Umbria, ha sempre fatto tesoro, spronandolo ad impegnarsi dell'ARULEF, nella organizzazione delle prime 'colonie estive' per i figli degli emigrati umbri e dei soggiorni in Umbria per gli stessi emigrati. Iniziative che avevano ed hanno lo scopo di rinsaldare i legami sociali, culturali ed anche economici tra emigrati e le realtà di origine. Molto attivo anche nell'ambito del Consiglio regionale dell'emigrazione, l'organismo istituzionale che si occupa degli umbri emigrati. Un impegno che lo ha visto attivo fino all'ultimo. Di tutto questo siamo e saremo sempre grati a Carlo". abstract fonte com