Lunedì 18 Giugno 2018 13:09

Sisma Marche: 120 casi di "anomalie" per contributo di Autonoma Sistemazione


(CIS) - Macerata giu. – La Guardia di Finanza di Camerino ha scoperto 120 casi di illecite richieste, per un totale di oltre 500.000 euro di contributi indebitamente percepiti. Oltre 120.000 euro i sequestri già seguiti. Sono questi i numeri dell'Operazione "ANUBI", condotta dai finanzieri della Tenenza di Camerino a partire dai primi mesi di erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione, nel quadro dei provvedimento per il sisma del centro Italia. Già i primi accertamenti avevano fatto emergere importanti anomalie, facendo scattare un campanello d'allarme ed innescare una capillare rete di controlli sulle istanze presentate. Anomalie per lo più legate al fatto che molti dei Comuni inseriti nel "cratere" sismico, sono erano mete turistiche e di villeggiatura, sia estive che invernali, con la conseguente presenza di numerose seconde case, vissute solamente per brevi periodi dell'anno da persone aventi, in realtà, la dimora e gli interessi principali in altre località, in Italia o all'estero. È, di fatto, in questo contesto che ha avuto la sua genesi l'operazione condotta attraverso l'esame di autodichiarazioni e riscontro dei dati dichiarati dai singoli richiedenti il contributo con indagini di polizia giudiziaria, dapprima di iniziativa e successivamente coordinate dal Procuratore della Repubblica di Macerata – Dott. Giovanni Giorgio.  segue

Le indagini svolte, hanno fatto emergere una moltitudine di soggetti, i quali avevano dichiarato falsamente di essere in possesso dei requisiti normativamente previsti, ovvero di essere stati costretti a trovare una nuova sistemazione alloggiativa, in quanto la propria abitazione era risultata inagibile a causa del sisma. In realtà, si è appurato che, già da prima degli eventi sismici del 2016, alcuni vivevano e lavoravano in altre località, perfino fuori Regione, altri avevano addirittura concesso l'abitazione in locazione a studenti universitari e/o lavoratori, altri ancora, al fine di far lievitare il contributo, avevano inserito nella domanda la presenza di parenti e/o affini che in realtà vivevano stabilmente già da diversi anni altrove (in alcuni casi all'estero) per motivi di lavoro e/o studio. A questi vanno aggiunti, inoltre, coloro che hanno continuato a vivere stabilmente presso la propria abitazione, pur dichiarando di alloggiare altrove. Complessivamente, sono 120 le persone denunciate all'Autorità Giudiziaria. L'operazione ha evidenzia il costante presidio della Guardia di Finanza nel settore della Spesa Pubblica, a tutela dei cittadini onesti rispettosi. Fonte com - Queste regole, forse, dettate dall'emergenza e dalla necessita' di aiutare i soggetti colpiti dal sisma, se redatte con maggior chiarezza, avrebbero impedito a molti richiedenti di incappare nell' inchiesta della magistratura.

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