Le indagini svolte, hanno fatto emergere una moltitudine di soggetti, i quali avevano dichiarato falsamente di essere in possesso dei requisiti normativamente previsti, ovvero di essere stati costretti a trovare una nuova sistemazione alloggiativa, in quanto la propria abitazione era risultata inagibile a causa del sisma. In realtà, si è appurato che, già da prima degli eventi sismici del 2016, alcuni vivevano e lavoravano in altre località, perfino fuori Regione, altri avevano addirittura concesso l'abitazione in locazione a studenti universitari e/o lavoratori, altri ancora, al fine di far lievitare il contributo, avevano inserito nella domanda la presenza di parenti e/o affini che in realtà vivevano stabilmente già da diversi anni altrove (in alcuni casi all'estero) per motivi di lavoro e/o studio. A questi vanno aggiunti, inoltre, coloro che hanno continuato a vivere stabilmente presso la propria abitazione, pur dichiarando di alloggiare altrove. Complessivamente, sono 120 le persone denunciate all'Autorità Giudiziaria. L'operazione ha evidenzia il costante presidio della Guardia di Finanza nel settore della Spesa Pubblica, a tutela dei cittadini onesti rispettosi. Fonte com - Queste regole, forse, dettate dall'emergenza e dalla necessita' di aiutare i soggetti colpiti dal sisma, se redatte con maggior chiarezza, avrebbero impedito a molti richiedenti di incappare nell' inchiesta della magistratura.