La pronuncia della Corte costituzionale aveva annullato le procedure di semplificazione amministrativa introdotte dalla Regione in materia sismica nel 2010 differenziando gli interventi "privi di rilevanza ai fini della pubblica incolumità" non soggetti né ad autorizzazione né a deposito e gli interventi di "minore rilevanza ai fini della pubblica incolumità" soggetti al regime di preavviso scritto e deposito con estrazione a campione stabilendo il regime dell'autorizzazione sismica preventiva per tutti gli interventi.Gli effetti di questa pronuncia, aggravati dall'avvio della ricostruzione post-sisma 2016, hanno comportato notevoli conseguenze sui tempi di rilascio delle autorizzazioni sismiche. L'atto di indirizzo adottato dalla Giunta Regionale, nel mantenere fermo il principio dell'assoggettamento ad autorizzazione preventiva per tutti gli interventi, ha introdotto importanti differenziazioni nelle modalità istruttorie relativamente alle opere ricadenti nelle zone a alte e media sismicità rispetto a quelle a bassa sismicità. In particolare, per le opere di minore importanza o prive di interesse dal punto di vista sismico sarà sufficiente operare tramite la semplice "istruttoria documentale" che concerne essenzialmente la verifica di completezza formale eseguita automaticamente dal portale telematico Umbria-SiS. Questa nuova modalità porterà prevedibilmente ad una apprezzabile riduzione dei tempi per il rilascio delle autorizzazioni sismiche per tutti gli interventi. Sono state intanto già avviate disposizioni di carattere organizzativo con l'istituzione di una nuova sezione collocata presso l'Ufficio Speciale di Foligno espressamente dedicata alle pratiche della ricostruzione e il potenziamento di alcune unità tecniche destinate a rafforzare l'attuale personale delle sedi di Terni e Perugia. fonte com abstract