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Lunedì 04 Giugno 2018 15:32

Diritti e opportunità persone detenute: protocollo operativo Regione e dipartimento di giurisprudenza Università di Perugia

(CIS) – Perugia giu. - "È interesse pubblico e sociale far sì che per i detenuti siano salvaguardati alcuni diritti fondamentali in carcere, quali il diritto alla salute e alla formazione e istruzione, ma anche far sì che si riduca il rischio che tornino a delinquere, costruendo politiche che ne consentano il recupero come sancito dalla Carta costituzionale. È quanto sta facendo l'Umbria, con l'importante risultato che vede un abbattimento dell'80 per cento della recidiva fra i detenuti coinvolti nei progetti lavorativi sostenuti con risorse del Fondo sociale europeo". Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione della firma del protocollo operativo fra la Regione Umbria e il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Perugia per la garanzia della fruibilità dei diritti e delle opportunità delle persone detenute. A firmarlo la presidente della Regione Umbria, Marini, e il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Giovanni Marini; presente il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, Stefano Anastasia. "Rinnoviamo la collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza – ha detto la presidente Marini, ringraziando il professor Marini e il professor Anastasia, quest'ultimo per la "doppia collaborazione" – con questo protocollo molto importante per l'acquisizione di competenze e conoscenze sui diritti dei detenuti e che prevede, fra l'altro, la formazione di giovani 'operatori per i diritti' dei detenuti selezionati tra i neolaureati. Una collaborazione scientifica preziosa anche per la programmazione delle politiche sociali regionali, per dare prospettive di reinserimento sociale e lavorativo alle persone detenute". segue

"Diamo a un impegno che il Dipartimento di Giurisprudenza ha assunto con l'Umbria nel suo complesso – ha detto il direttore del Dipartimento, Giovanni Marini, esprimendo soddisfazione per l'accordo – Il nostro sforzo non è solo infatti quello di formare figure professionali all'altezza dei propri compiti, ma anche di essere presenti nella società umbra, offrendo le nostre competenze e conoscenze. L'impegno ad affrontare problematiche sociali rilevanti è la cifra del nostro impegno, come abbiamo fatto con le 'cliniche legali' riguardo non solo ai detenuti, ma la salute, l'ambiente, il territorio"."Il nostro sforzo – ha proseguito il professor Marini – è rivolto in particolare ai soggetti deboli e a quelli resi deboli dalla condizione di detenzione, per dare concretezza ai loro diritti, cercando le soluzioni possibili e migliori per la società in cui vivono"."Grazie a questo protocollo – ha sottolineato il Garante regionale dei detenuti Stefano Anastasia – l'Ufficio del Garante potrà essere presente con maggior frequenza negli istituti di pena e dunque dare risposte alle richieste di informazioni e di tutela dei diritti in maniera più celere ed efficace. Un vantaggio significativo per le persone detenute". fonte com abstract


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