City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Mercoledì 30 Maggio 2018 16:43

Nuovo codice nazionale Protezione civile, Convegno a Foligno

(CIS) – Foligno mag. - - Rafforzare l'azione del servizio nazionale di protezione civile in tutte le sue funzioni, con particolare rilievo per le attività operative in emergenza: è quanto si propone di nuovo Codice della Protezione civile che oggi è stato oggetto di approfondimenti nel corso di un convegno a Foligno. L'iniziativa, promossa dalla Protezione Civile della Regione Umbria, Anci Umbria e Protezione civile nazionale, è servita per illustrare i contenuti del provvedimento all'ampia platea di soggetti che operano nel sistema di protezione civile sia regionale che nazionale. Presenti anche la presidente della Regione Umbria e Commissario straordinario per la ricostruzione, Catiuscia Marini, Alfiero Moretti, dirigente del Servizio di Protezione Civile regionale, Roberto Giarola, direttore del Dipartimento nazionale di protezione civile e Fabrizio Curcio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Codice definisce le finalità, le attività e la composizione del Servizio nazionale di protezione civile quale servizio di pubblica utilità, sistema costituito dall'insieme delle competenze e delle azioni di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, di pianificazione e gestione delle emergenze e al loro superamento. segue

Tra le novità introdotte dal provvedimento - e' spiegato in una nota -: una più netta distinzione tra linea politica, amministrativa e operativa ai differenti livello di governo territoriale; la definizione della catena di comando e di controllo in emergenza in funzione delle diverse tipologie di emergenze; la possibilità di svolgere le funzioni da parte dei Comuni in forma aggregata e collegata al fondo regionale di protezione civile; l'introduzione del provvedimento di "mobilitazione nazionale" preliminare a quello della dichiarazione dello stato d'emergenza che, ora, potrà contare su procedure più rapide e su un primo stanziamento finanziario non collegato alla ricognizione del danno. Relativamente agli strumenti finanziari è infatti prevista una ripartizione delle risorse in tre fondi: il fondo nazionale di protezione civile per le attività di previsione e prevenzione dei rischi (assicurate dal Dipartimento della protezione civile già iscritte al bilancio); il fondo per le emergenze nazionali (per gli eventi emergenziali nazionali) ed il fondo regionale di protezione civile per il potenziamento del sistema di protezione civile regionale. Il testo conferma l'attuale classificazione degli eventi emergenziali di protezione civile in base alla loro dimensione e gravità. Per quanto riguarda l'attività per la previsione dei rischi è stabilito che il sistema di allertamento, articolato in un livello nazionale e uno regionale, abbia come obiettivo anche il preannuncio probabilistico degli eventi, il monitoraggio e la sorveglianza in tempo reale della situazione e l'evoluzione degli scenari di rischio. Relativamente alla gestione delle emergenze di rilievo nazionale sono previste diverse fasi che vanno dalla dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale della protezione civile alla dichiarazione dello stato di emergenza. Raddoppiata, rispetto all'attuale, la durata dello stato di emergenza (che non potrà superare i 12 mesi più altri 12 se necessario) e regolamentate le attività di volontariato organizzato con la definizione chiara dei gruppi comunali di protezione civile. E' infine prevista in modo esplicito la partecipazione dei cittadini, in forma singola o associata, alle attività di protezione civile tra cui il processo di pianificazione. fonte com


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