City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Giovedì 10 Maggio 2018 17:26

Antidroga: Sequestrati 4 Kg hashish e 35 piante cannibis e 10 Kg. marijuana

(CIS) – Citta' di Castello (PG) - Sono trentadue le persone coinvolte, a vario titolo, nell'operazione antidroga denominata "Easter Eggs" (Uova di pasqua) del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia: di queste, cinque sono state tratte in arresto in flagranza di reato e tre sono state destinatarie di misure cautelari personali emesse dal GIP presso il Tribunale del capoluogo umbro. Altre 8 persone sono state denunciate a piede libero per i reati di spaccio e favoreggiamento ed, infine, 16 soggetti, tra cui anche una donna di 60 anni, sono stati segnalati al Prefetto di Perugia in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti. Sequestrati complessivamente circa 4 kg di sostanze del tipo hashish e marijuana, 35 piante di cannabis in fase di coltivazione che avrebbero reso oltre 10 chilogrammi di marijuana, sostanza stupefacente del tipo "crack", 1 autovettura, 5 telefoni cellulari ed altrettanti bilancini di precisione, nonché altro materiale utilizzato per il taglio ed il confezionamento della cocaina. E' questo il bilancio di complesse ed articolate indagini condotte dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Città di Castello, e dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia, che hanno consentito di smantellare due bande criminali dedite allo spaccio di stupefacenti nell'Alta Valle del Tevere, composte da cittadini italiani, albanesi, rumeni e cubani. segue

L'operazione "Easter Eggs" - spiega una nota - ha preso il via con l'arresto di un insospettabile artigiano di Città di Castello, sorpreso a bordo di un'utilitaria mentre trasportava, occultati nel bagagliaio, ben 2 chili di hashish, già suddivisi in ovuli e panetti.Dopo prolungate indagini, è stato individuato anche il resto della banda: un uomo ed una donna di origini cubane, nonché un tifernate, tutti residenti a Città di Castello. Per i loro scopi, gli spacciatori avevano messo le basi in due appartamenti ubicati in una frazione di San Giustino (PG). L'esame tossicologico, condotto sui campioni dello stupefacente, ha evidenziato un'alta percentuale di principio attivo di THC, che avrebbe consentito di produrre circa 27.000 dosi, per un valore di mercato di oltre 300.000,00 euro. La richiesta di stupefacente da parte dei clienti avveniva tramite chat di "whatsapp" e di "facebook", utilizzando un linguaggio in codice. Abstract fonte com


camera
Social Forum

Facebook_suiciditwitter_iconyoutube6349214

Questo sito utilizza i cookies per migliore la tua esperienza di navigazione. I Cookies utilizzati sono limitati alle operazioni essenziali del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information