La Terra Santa è una realtà viva, non è qualcosa di cui fare memoria perché è importante per il passato. E' il luogo in cui si incontrano e si confrontano le tre grandi religioni e, come diceva Giorgio La Pira, la pace in Terra Santa è seme di pace per tutto in mondo. Soprattutto in questo tempo, l'intero Medio Oriente è un'area del mondo attraversata da numerosi conflitti in cui i cristiani vivono particolari momenti di difficoltà. Questa mostra è una finestra sulle nostre radici e sul nostro futuro, ed è anche un invito ad andare e visitare da pellegrini la Terra Santa, oltre ad essere occasione di poter incontrare testimoni appassionati di questa terra come padre Giuseppe Battistelli». Questo noto francescano, commissario di Terra Santa per l'Umbria e presidente dell'associazione "Santo Sepolcro Foligno Onlus", introdotto da mons. Giulietti, ha illustrato la mostra documentaria e le sue principali finalità. Innanzitutto, ha detto padre Battistelli, «sottolineare gli 800 anni di presenza dei frati minori in Terra Santa, far conoscere in maniera approfondita questa Terra Santa ma martoriata, promuovere i pellegrinaggi e raccogliere fondi a sostegno delle nostre comunità cristiane che vivono a dir poco una situazione drammatica. In maniera particolare sosteniamo i bambini bisognosi di Gerico, che è un progetto del Commissariato di Terra Santa per l'Umbria». Con questa mostra si vuole indicare cosa fanno i Francescani minori, ad iniziare dalla costruzione e gestione di scuole, come quella di Gerico, ospedali e orfanotrofi, dove vengono accolti tanti minori senza distinzione di fede e nazionalità. abstract fonte com