(CIS) - Roma, apr. - Alle 3 della notte scorsa, l'azione militare della coalizione nei confronti della Siria che, secondo l'intelligence, ha utilizzato armi chimiche, e' scattata per decisione del presidente Usa Tramp, con una pioggia di missili "sparati" da aerei e droni sui siti di ricerca chimica della Siria. E' la risposta all'uso delle armi chimiche, mentre esperti internazionali sono in Siria per verificare l'attendibilita' dell'uso delle armi in questione. Secondo alcune fonti, i missili hanno raggiunto gli obiettivi, mentre altri missili (una 30ina int utto dei 100 sparati) sono stati abbattuti con una limitazione quindi dei danni. Non ci sarebbero vittime, ma solo distruzione di complessi militari, in zone poco abitate.  Alle 3, in contemporanea all'attacco per ordine del capo della Casa Bianca, l'annuncio dello stesso Presidente. La Russia ha gia' fatto sapere che ci saranno delle conseguenze per i tre paesi, ma senza specificare di che tipo. Tutto il mondo e' con il fiato sospeso. Secondo fonti americane gli attacchi proseguiranno per distruggere gli armamenti chimici posseduti dalla Siria.