"In questi ultimi spesso infatti le condotte legate ad alcol, fumo e droga sono ormai così consolidate da rappresentare abitudini difficilmente modificabili. Al contrario i giovani sono ancora "materia plastica", che permette ampi margini di modellamento, a patto di utilizzare un linguaggio o delle modalità consone con la specifica età. Condividiamo dunque l'intenzione di questo progetto per promuovere una cultura del benessere dell'individuo, e pertanto anche della eliminazione, o almeno riduzione, di tutti quei comportamenti che possono alterare tale sana condizione. Inoltre – ha proseguito l'assessore - i giovani sono il ponte per il futuro della nostra società, quindi investire nella loro consapevolezza e nelle loro conoscenze significa costruire delle generazioni che possono essere migliori di quelle che le hanno precedute: è molto più difficile far smettere una persona di bere o fumare piuttosto che aiutarla prima a non cominciare!". Il progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, prevede, per l'anno 2018, il coinvolgimento di circa 1.500 studenti/ragazzi che frequentano le scuole primarie e le scuole secondarie di primo e di secondo grado. Saranno coinvolti direttamente anche gli insegnati ed i genitori. Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado è prevista una riunione organizzativa ed informativa con gli insegnati, seguita da un incontro con i ragazzi tenuto da parte dei nostri esperti nei settori di medicina e psicologia. La metodologia proposta prevede incontri con al massimo 2 classi in compresenza, per poter mantenere un contatto ed uno scambio diretto. L'attività con i ragazzi è stata organizzata in modo da suscitare interesse e riflessione, e poterli così portare ad una maggiore comprensione degli argomenti di alcol, fumo e droga. Ai ragazzi poi viene chiesto di elaborare dei contributi (video o grafici) per poter trasmettere quanto hanno appreso ad altri ragazzi come loro. Si propone infine un incontro, in ogni scuola/plesso, anche con i genitori, per coinvolgerli in una tale delicata tematica e consegnare alla scuola i materiali per proseguire il progetto anche negli anni successivi, o in altre classi non coinvolte. "Nelle scuole primarie, invece, - ha sottolineato il curatore Nicola Gustinelli - il lavoro della nostra equipe è svolto con gli insegnati, preparandoli per svolgere loro l'attività direttamente nelle loro classi e con i genitori. Si tratta di una attività ricalibrata in base alla giovane età, ma comunque fondamentale tenendo in considerazione che ormai la soglia del primo accesso ad alcol e fumo è spostata a cavallo del passaggio tra scuola primaria e secondaria, rendendo indispensabile informare e sensibilizzare i ragazzi in questa fase". Il progetto prevede anche la realizzazione di un portale web per condividere informazioni con i partecipanti, e raccogliere e dare visibilità ai loro contributi. Inoltre è previsto un evento conclusivo a forte risonanza territoriale, al quale saranno invitati tutti coloro che hanno partecipato, per rafforzare i messaggi e diffonderli a tutta la cittadinanza. I risultati attesi riguardano il miglioramento del benessere e l'adozione di corretti stili di vita delle persone coinvolte, in particolare per quanto riguarda i ragazzi. "L'attività di sensibilizzazione e corretta ed adeguata informazione su quelli che sono i pericoli dell'adozione di comportamenti a rischio riguardo a fumo, alcol e droga - ha concluso l'assessore Bartolini - potrà portare ad una maggiore consapevolezza, e quindi essere veicolo per un percorso di riduzione, o eliminazione, di tali condotte. Inoltre una persona adeguatamente informata può a sua volta divenire parte attiva nel processo di propagazione delle conoscenze". Il progetto "I love me" è curato ed organizzato dalle Associazioni Aronc, Giacomo Sintini e Sostare in collaborazione con la Regione Umbria, Dipartimento di Radioterapia Oncologica - Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia, Università degli Studi di Perugia - Facoltà di Medicina e Chirurgia, Ufficio Scolastico Regionale Umbria, Ordine dei Medici Umbria, Comune di Perugia, CONI Umbria e Federazione Italiana Gioco Calcio. fonte com