Per Giuliana Grego Bolli "la Stranieri di Perugia - e' detto in una not a- ha pensato come indicatori un progetto di Ateneo che mira da un lato a rafforzare le cosiddette soft skills o competenze trasversali degli studenti intese sia in termini cognitivi sia in termini relazionali ma anche come capacità creative. Un esperimento che ha tra gli obiettivi anche quello della modernizzazione degli ambienti di studio e di ricerca, dell'innovazione delle metodologie didattiche e soprattutto degli interventi per il rafforzamento delle competenze trasversali acquisite dagli studenti mediante il nuovo prototipo didattico per i corsi di Laurea magistrale dell'Università per stranieri di Perugia". Il prototipo sperimentale dei percorsi formativi si baserà principalmente su due tipologie: una rivolta in modo specifico a studenti non frequentanti, mirato a erogare quattro insegnamenti curricolari delle quattro lauree magistrali attraverso una piattaforma e-learning, integrando strumenti e metodologie digitali a distanza; l'altra sarà rivolto in generale agli studenti delle quattro lauree magistrali, finalizzato ad assegnare due insegnamenti curricolari in una modalità integrata aula/rete, in cui strumenti e metodologie tradizionali si integrino in modo modulare con metodi innovativi, basati anche su approcci informali, sociali ed interdisciplinari all'apprendimento, come ad esempio la compresenza in aula di docenti di discipline diverse. All'incontro erano presenti, tra gli altri, il direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, professoressa Giovanna Zaganelli, il prof. Giovanni Capecchi, delegato alla didattica; le protagoniste dell'esperimento: Stefania Spina e Chiara Biscarini, delegate all'innovazione tecnologica nella didattica del gruppo di lavoro Pro3, e Talìa Sbardella, ricercatrice dell'Università di Trento. fonte com abstract