Venerdì 19 Gennaio 2018 17:06

Perugia: a grande richiesta, personale MaMo continua fino 28/2

(CIS) - Perugia, gen - Fin dall’inaugurazione, a dicembre scorso, la mostra “Incoscienza dell’essere – ironia in 3D” dell’artista emergente MaMo (alias Massimiliano Donnari - ndr) ha attratto un pubblico trasversale. Esperti d’arte, ma anche tanti giovani, incuriositi e divertiti dalla pittura materica dell’imprenditore perugino affacciatosi nel mondo dell’arte con l’umiltà di chi sa ancora guardare al mondo con occhi meravigliati, hanno costantemente affollato la Galleria Artemisia di Perugia.... segue

Tanti hanno cercato in quei personaggi il lato lunare o quello dissacratore, altri hanno apprezzato l’acume con il quale l’autore – che non ha alle spalle una preparazione accademica e si esprime in modo personale, senza ricalcare codici percorsi da altri – è riuscito a guardare dietro le apparenze, anche per cercare il nesso tra passato remoto e presente, spesso passando per il passato prossimo. Moltissimi, inoltre, sono rimasti ammirati nell’osservare come MaMo ha saputo dare nuova vita agli oggetti più disparati. Il bottone retrò, la collana, piuttosto che il ritaglio di stoffa, la bacchetta ferma-moquette, una semplice lamina, o le varie medaglie hanno assunto una dimensione artistica senza precedenti. Un successo di pubblico e critica lusinghiero, che ha indotto i coordinatori della Galleria a mettere a disposizione di MaMo – che nel frattempo sta preparando una nuova mostra che dal 10 febbraio al 10 marzo prossimo lo vedrà protagonista a Venezia – una sala apposita dove mantenere alcune delle opere più belle. In realtà, ad oggi non sono poche quelle che hanno già trovato collocazione in salotti, collezioni e studi professionali di Perugia e non solo!. “Mi inorgoglisce tanto interesse e considerazione – confessa l’artista-imprenditore – non avrei mai pensato che anziché concludere, il 13 gennaio, questa avventura nella mia città, alla quale sono profondamente legato, l’atmosfera della mia mostra potesse essere tangibile, fino al 28 febbraio, sempre alla Galleria Artemisia. Ringrazio davvero di cuore in particolare il Maestro Giuseppe Fioroni, che mi ha ‘regalato’ parole bellissime ed eterne nel libro degli ospiti, al pari della Signora Rita e del Signor Raniero”. Oltre ai quadri, comunque, sta anche esplodendo il merchandising legato alle opere d’arte. Sempre più apprezzato il filone abbigliamento, come le felpe bianche con l’immagine di Giuseppe Verdi sdrammatizzata dagli auricolari, proposte da un noto negozio di moda maschile o le borse MaMo d’art (questo il logo creato e depositato per connotare il merchandising appunto – ndr), le t-shirt, le tazze, i cuscini.

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