Questa Giornata, nel capoluogo umbro, è promossa da quasi un decennio dalla Migrantes diocesana: dopo i primi anni celebrata nella cattedrale di San Lorenzo, è ospitata nelle chiese parrocchiali dei quartieri con maggiore densità di popolazione e presenza di famiglie immigrate. «La celebrazione della Giornata – evidenzia Liana Paci, vice direttore della Migrantes diocesana – è un'opportunità per farsi conoscere come Ufficio, ma è soprattutto un'occasione per offrire un volto di immigrazione diversa da quella derivata dai tanti luoghi comuni». Sono invitati alla Giornata «non solo i migranti – sottolinea il vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti –, ma ogni fedele e uomo di buona volontà che senta il bisogno di crescere nella capacità di "accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati", come richiama il Santo Padre nel suo messaggio inviatoci in occasione di questa 104a Giornata Mondiale». «Il fenomeno migrazione nella nostra comunità diocesana – ricorda mons. Giulietti – è al centro dell'attenzione pastorale. Basti pensare che il mondo dell'immigrazione è stato uno dei quattro ambiti di interesse sociale (insieme a quelli del lavoro, della salute e dell'università) affrontato dalla Visita pastorale (2013-2017) del cardinale Bassetti. E' stata una proficua occasione per far meglio comprendere e riflettere sacerdoti, laici impegnati a livello diocesano e parrocchiale e tutto il popolo di Dio che l'impoverimento della società e i fenomeni migratori costituiscono altrettante sfide per la carità e l'evangelizzazione della Chiesa chiamata a non far mancare il suo contributo alla costruzione della "città dell'uomo" sempre più multietnica, multiculturale e multireligiosa». Dall'intensificarsi del flusso migratorio a partire dal 2011 - con l'emergenza Nord-Africa in concomitanza delle "Primavere arabe" - a tutt'oggi, la comunità diocesana perugino-pievese ha ospitato oltre 300 persone, in gran parte giovani provenienti dai continenti africano e asiatico, in strutture ecclesiali socio-caritative, in particolare quelle gestite dalla Caritas, avviando dal 1° ottobre 2015 il Progetto diocesano per l'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. A breve sarà presentato dall'Archidiocesi un "bilancio sociale" di questo progetto. Com. stampa a cura di Riccardo Liguori /