"Si delineano rosee aspettative per i turisti e per i passeggeri di "business" e ci si dimentica che l'Umbria - ha aggiunto il rappresentante leghista - è terra anche di pendolari, lavoratori e studenti che ogni giorno affrontano le difficoltà di viaggi dai tempi incerti, su carrozze vecchie, tra ritardi e malfunzionamenti. Quante volte abbiamo sentito che non ci sono soldi per l'ammodernamento del materiale rotabile, per investimenti in infrastrutture, per il rinnovo della carta tutto treno, per l'istituzione di altri treni per i pendolari? Ci si preoccupa della durata della corsa tra Perugia e Milano, perché si avranno finalmente tempi moderni, in linea con le aspettative dei viaggiatori più esigenti e non ci si cura del fatto che per andare da un capoluogo di provincia all'altro ci possono volere anche due ore. Ci si vanta di aver fatto un grande passo per far uscire l'Umbria dall'isolamento, quando la corsa ottenuta è evidentemente un misero contentino, con orari improponibili e logistica irrazionale (addirittura non ci sono collegamenti di sorta per Perugia in quelle ore), che lascia scoperta la maggior parte del territorio regionale e rischia di aumentare il divario tra le varie realtà, tra chi ha e chi non ha perché non gli è stato mai elargito o non ha più perché gli è stato strappato. Sembra banale, ma forse occorre ricordare alla Presidente e ai suoi assessori che, in un'ottica di sano regionalismo basato su principi di solidarietà e sussidiarietà, il compito principale di una amministrazione che ha a cuore il benessere di tutti i suoi cittadini è quello di operare per il riequilibrio tra i territori meno sviluppati o più arretrati e gli altri, e non per accentuarne le disparità e le diseguaglianze. È quello di mediare tra gli interessi e non amplificare in modo arrogante le contrapposizioni tra aree di serie A e aree di serie B, tra lavoratori business e pendolari, tra turisti e lavoratori/studenti, tra cittadini e cittadini. Dopo anni di silenzio e sudditanza alla Giunta regionale, la voce che si è levata solo oggi dai banchi della maggioranza del Comune di Terni per chiedere umilmente delle misere spiegazioni, col cappello in mano e dopo che i buoi sono abbondantemente usciti dalla stalla, è tardiva, arrendevole, fintamente campanilista, e assolutamente inutile. Ma, come sempre, quando si tratta dell'amministrazione ternana la farsa degrada nel grottesco". Emanuele Fiorini Capogruppo Lega Umbria. Com integrale