"Si lavora attorno al tema più delicato e sensibile di sanità che è il tema dell'anziano, della cronicità e fragilità. Nella nostra regione un quarto dei cittadini ha più di 65 anni e di questi un terzo è ultraottantenne, quasi un marchigiano su dieci è un 'grande anziano'. Gestire e governare in termini di qualità e appropriatezza quello che riguarda la fragilità dell'anziano significa lavorare al centro del sistema sanitario. Poterlo fare confrontandosi con iniziative che gli altri paesi europei portano avanti in termini di buone pratiche è il modo migliore per raccontare quello che facciamo e raccogliere le esperienze di rilievo. L'obiettivo è dare assistenza di alta qualità facendo in modo che le famiglie non vengano travolte dal peso della gestione di un anziano e di dare il massimo di autonomia all'anziano stesso. E' una modalità operativa che può dare benefici a tutti. Ci crediamo molto, è l'investimento più importante - ha concluso - che possiamo fare per evitare un aggravarsi di spese e per evitare all'anziano di dover subire la propria fragilità". Le azioni messe in campo con questa Joint Action rappresentano un'occasione importante che si inserisce nella strategia già applicata nelle Marche dove i servizi alla salute sono distribuiti in modo qualificato e diffuso sul territorio. fonte com