City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 17 Novembre 2017 18:39

“Ricostruire dopo il sisma”: a Preci siglato documento d'intenti Regione Umbria-Sindacati

(CIS) – Preci nov. - - "Il documento di intenti sottoscritto oggi avvia un percorso di azione condiviso che dovrà concretizzarsi in strumenti operativi per far sì di poter entrare nella sostanza della ricostruzione con una modalità di lavoro comune, che impone un nuovo protagonismo di tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dai cittadini. Nel 2018, chiusa la fase dell'emergenza, daremo concretamente avvio alla ricostruzione". Lo ha detto la presidente della regione Umbria Catiuscia Marini, nel corso della firma di un documento d'intenti sottoscritto, alla presenza del sindaco della città Pietro Bellini, dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, dai segretari generali di Cisl Umbria, Ulderico Sbarra, Uil Umbria, Claudio Bendini, e Vincenzo Sgalla, Cgil Umbria. Concludere l'attuale fase di gestione dell'emergenza, sostenere il processo di ricostruzione post sisma e definire piani e programmi per la promozione e lo sviluppo socio economico dei territori colpiti dal terremoto del 2016: sono questi i filoni di azione che verranno sviluppati in maniera congiunta dalla Regione Umbria e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria, come previsto dal documento. La sottoscrizione è avvenuta al termine dell'iniziativa "Ricostruire dopo il sisma", promossa dalle organizzazioni sindacali in collaborazione con la Regione e il Comune di Preci. segue

L'accordo, che tiene conto dei contributi emersi nel corso dell'incontro e dei contenuti del "Piano post–sisma 2016" quale piattaforma dell'iniziativa, stabilisce un comune percorso di azione. In particolare nel documento si concorda sulla necessità di elaborare e sottoscrivere un protocollo di intesa con gli attori della ricostruzione e dello sviluppo per un Masterplan per lo "Sviluppo dell'Area del Cratere post Sisma 2016"; di costituire una Cabina di regia per l'elaborazione di una visione comune per lo sviluppo e di determinare un modello condiviso di attuazione e monitoraggio delle azioni previste. Nel condividere i contenuti della relazione introduttiva dell'incontro e degli interventi che si sono succeduti, la presidente Marini ha detto che nell'emergenza, "la prima decisione assunta è stata quella di non allontanare le persone dai luoghi dove vivevano per evitare lo spopolamento e poter così ricostruire su un tessuto sociale che fosse ancora vivo e presente nei luoghi di origine, con cittadini che avevano la volontà di proiettarsi con nuova energia verso il futuro, mantenendo le proprie radici. È stata una scelta che oggi giudico vincente e che ci consente di pensare ad una ricostruzione che, pur realizzata dove era, può avere una prospettiva nuova di rilancio e di sviluppo". "Ora è il momento di chiudere i cantieri, la cui realizzazione è stata in parte rallentata - ha detto Marini - dal doppio binario, nazionale e regionale, di gestione e realizzazione delle casette. In Umbria il 55% delle Sae sono già abitate, ulteriori consegne avverranno nelle prossime settimane e contiamo di arrivare alla quasi totalità delle consegne entro la fine dell'anno, incluse quelle di più recenti e assegnazione". Entrando poi nel merito della ricostruzione, la presidente ha ricordato che, a differenza che in passato, "possiamo contare su risorse certe per la ricostruzione pubblica, quella privata, che rappresenta il 75 per cento della ricostruzione, e per le attività economiche. Relativamente alla ricostruzione pubblica - ha aggiunto Marinie - abbiamo Piani già approvati, per le scuole, le opere pubbliche, i beni culturali, ed altri che stiamo definendo con il Commissario e che saranno attivi ad inizio del prossimo anno. Nei primi mesi del 2018 - ha proseguito - con la nuova ordinanza commissariale dovranno essere rapidamente riparati i beni di tipo B, cioè lievemente danneggiati, per poterci poi concentrare sulla ricostruzione pesante, che sarà impegnativa". abstrcat fonte com


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