L'accordo, che tiene conto dei contributi emersi nel corso dell'incontro e dei contenuti del "Piano post–sisma 2016" quale piattaforma dell'iniziativa, stabilisce un comune percorso di azione. In particolare nel documento si concorda sulla necessità di elaborare e sottoscrivere un protocollo di intesa con gli attori della ricostruzione e dello sviluppo per un Masterplan per lo "Sviluppo dell'Area del Cratere post Sisma 2016"; di costituire una Cabina di regia per l'elaborazione di una visione comune per lo sviluppo e di determinare un modello condiviso di attuazione e monitoraggio delle azioni previste. Nel condividere i contenuti della relazione introduttiva dell'incontro e degli interventi che si sono succeduti, la presidente Marini ha detto che nell'emergenza, "la prima decisione assunta è stata quella di non allontanare le persone dai luoghi dove vivevano per evitare lo spopolamento e poter così ricostruire su un tessuto sociale che fosse ancora vivo e presente nei luoghi di origine, con cittadini che avevano la volontà di proiettarsi con nuova energia verso il futuro, mantenendo le proprie radici. È stata una scelta che oggi giudico vincente e che ci consente di pensare ad una ricostruzione che, pur realizzata dove era, può avere una prospettiva nuova di rilancio e di sviluppo". "Ora è il momento di chiudere i cantieri, la cui realizzazione è stata in parte rallentata - ha detto Marini - dal doppio binario, nazionale e regionale, di gestione e realizzazione delle casette. In Umbria il 55% delle Sae sono già abitate, ulteriori consegne avverranno nelle prossime settimane e contiamo di arrivare alla quasi totalità delle consegne entro la fine dell'anno, incluse quelle di più recenti e assegnazione". Entrando poi nel merito della ricostruzione, la presidente ha ricordato che, a differenza che in passato, "possiamo contare su risorse certe per la ricostruzione pubblica, quella privata, che rappresenta il 75 per cento della ricostruzione, e per le attività economiche. Relativamente alla ricostruzione pubblica - ha aggiunto Marinie - abbiamo Piani già approvati, per le scuole, le opere pubbliche, i beni culturali, ed altri che stiamo definendo con il Commissario e che saranno attivi ad inizio del prossimo anno. Nei primi mesi del 2018 - ha proseguito - con la nuova ordinanza commissariale dovranno essere rapidamente riparati i beni di tipo B, cioè lievemente danneggiati, per poterci poi concentrare sulla ricostruzione pesante, che sarà impegnativa". abstrcat fonte com