Abbiamo voluto citare questi passaggi, prendendo spunti dall'autore di un opuscolo informativo su Basic Life Support and defibrillation (adulto, bambino, lattante), il dott. Riccardo Ristori, medico, formatore ai corsi di medicina di emergenza, che lavora al 118 di Livorno, presidente dell'international academy of rescue and Resuscitation (IARR), associazione scientifica senza scopo di lucro che riunisce coloro che hanno conseguito una certificazione Salvamento Academy. Sono sempre di piu' i soggetti giovani e meno giovani, atleti, allenatori, insegnanti, professionisti, gente comune, che partecipano ai corsi sull'uso di defibrillatori automatici, che vengono posizionati nei punti strategici, dove si svolgono attivita' sportive e non, sia in aziende, scuole e centri culturali e in punti nevralgici delle citta, cosi' a bordo dei mezzi delle forze dell'ordine e di soccorso in generale. Non e' soltanto la conoscenza all'uso del defibrillatore (corso di 5 ore) consigliato a tutti, ma anche quelle manovre urgenti e necessarie per il soccorso pediatrico e di disostruzione che i genitori, nonni, personale scolastico e delle mense, baby sitter, animatori, allenatori delle giovanile dovrebbero bene conoscere. L'amministrazione comunale perugina che nel suo "Progetto cuore" tanto si e' impegnata nel promuovere tali corsi, vuol far diventare il capoluogo dell'Umbria, la citta' cardioprotetta d'eccellenza, questo con l'aiuto di tutti coloro che a livello volontaristico effettueranno corsi BLSD (soccorso di base). Dall'estero vengono analoghe esperienze tanto che in Italia, dal 2012 e' nata Salvamento Academy che si pone l'obiettivo di contribuire alla cultura del primo soccorso. L'Academy collabora con enti, associazioni, grandi aziende e multinazionali, proprio per diffondere le manovre salva-vita, che oggi, proprio grazie al corso che si e' tenuto al Palazzetto dello Sport del capoluogo, con oltre 23 partecipanti, (voluto dal consigliere comunale delegato al progetto, Carmine Camicia) ha visto altri operatori pronti ad intervenire sulle situazioni emergenziali. Oggi grazie all'evoluzione tecnologica, un DAE (Automatic external Defibrillator) appena acceso ti "guida" alle operazioni con istruzioni vocali, come il posizionamento degli elettrodi a pelle sul paziente, l'allontamento di tutti (l'allarme al 118) affinche' non tocchino il paziente, i segnali di "via tutti" con il braccio sinistro alzato, fino alla "scarica", che solo se necessaria dopo una analisi della macchina, del ritmo cardiaco verra' richiesta. Solo al termine di tale operazione, dopo la scarica, il soccorritore (la macchina dice quando si puo' nuovamente toccare il paziente) riprendera' con le manovre di compressione toraciche (30 ad una frequenza di 100-120 al minuto) e quelle di ventilazione (il bocca bocca con chisura del naso). All'arrivo del 118 il soccorritori interrompera' le manovre, affidando il paziente a chi preposto.