Solo lo screening neonatale consente di fare una diagnosi precoce e iniziare tempestivamente un percorso terapeutico per limitare i danni di questa grave patologia che ha una patogenesi non ancora nota e una eziologia multifattoriale, genetica e meccanica che, purtroppo, non permettono di attuare una valida prevenzione. Quello per lo screening della DCA è un nuovo percorso diagnostico-terapeutico assistenziale che rientra nell'ambito del progetto di integrazione tra Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni e USL Umbria 2; è infatti organizzato in collaborazione con la struttura TIN-Neonatologia diretta dal dottor Francesco Crescenzi, la struttura di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica diretta dal dottor Giovanni Passalacqua e i pediatri di libera scelta coordinati dal dottor Stefano Federici. I responsabili del gruppo di lavoro sono la dottoressa Federica Celi per la parte neonatologica e il dottor Giuseppe Rusignuolo per l'area radiologica. Il percorso prevede un esame clinico-anamnestico generale alla nascita, un esame ecografico articolare tra il primo e terzo mese di vita, in assenza di fattori di rischio, o precoce, prima della dimissione, in presenza di esame clinico positivo o fattori di rischio quali familiarità e presentazione podalica. Per il completamento della parte terapeutica è stato attivato un ambulatorio di Ortopedia Pediatrica con consulente esterno, tramite accordo interaziendale di consulenza con l'ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. fonte com