"Secondo dati dei Comuni colpiti dal sisma – ha continuato l'assessore, come riportato in una nota – il 15% degli sfollati nei territori terremotati presenta una situazione di disabilità, mentre il 12% abbia limitazioni funzionali, di questi circa l'85% ha più di 64 anni. In questo quadro, abbiamo cercato di dare risposte che tenessero conto delle necessità quotidiane di chi è più in difficoltà".La progettazione delle Sae accessibili e la rilevazione dei bisogni delle persone con disabilità sono state effettuate, da gennaio ad agosto 2017, dal Centro ausili di Foligno, in collaborazione con il servizio di Riabilitazione intensiva di Cascia, il Distretto della Valnerina, i Comuni interessati e la Protezione civile regionale. In tutto sono state valutate 192 persone con disabilità e sono state assegnate 102 'casette' accessibili, alcune già consegnate e altre in corso di realizzazione". Barberini ha anche spiegato che "per assicurare la corretta realizzazione delle Sae accessibili, sono stati effettuati numerosi sopralluoghi tecnici nei cantieri e sono state realizzate delle linee guida per il corretto allestimento degli spazi interni, consegnate ad operai e direttori dei lavori nei cantieri. Nei prossimi mesi, inoltre, verrà effettuata una valutazione multidimensionale basata sull'ICF (Classificazione internazionale del funzionamento) delle persone con disabilità residenti nelle Sae, per identificare i problemi alla base al livello della disabilità, definire eventuali bisogni riabilitativi ed intervenire sul miglioramento della qualità della vita e della partecipazione sociale". "Il valore dell'iniziativa - ha concluso l'assessore - è stato riconosciuto al livello nazionale, tanto che l'Istituto nazionale di urbanistica (Inu) ha selezionato il progetto umbro come buona pratica nazionale per le Città accessibili". fonte com