In occasione dell'avvio del percorso di formazione, nel corso di una conferenza stampa - e' detto in una nota - , il progetto è stato illustrato nella sua interezza da: Sabrina Boarelli, dirigente dell'Ufficio scolastico regionale dell'Umbria, Angelo Failla, direttore Fondazione IBM Italia, Ernesto Cesaretti, presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni, vice presidente di Confindustria Umbria con delega all'Innovazione e Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria. "Le competenze digitali – ha sottolineato Sabrina Boarelli – fanno ormai parte del nostro mondo, della nostra vita. Quello che abbiamo voluto sperimentare attraverso questo progetto, che ha un grande valore innovativo, è costruire qualcosa che arricchisse il percorso scolastico dei nostri studenti. Per questa fase sperimentale abbiamo coinvolto cinque istituti rappresentativi delle specificità dei diversi territori". Il progetto coinvolge: L'IIS "Franchetti-Salviani" di Città di Castello per la Grafica e Cartotecnica, l'Istituto d'Arte "B. Di Betto" di Perugia per il settore Tessile/Abbigliamento/Moda, l'Istituto Agrario "Ciuffelli" di Todi per- l'Agroalimentare, l'Istituto Classico e Artistico "Tacito – Metelli" di Terni per Sostenibilità ed economia circolare e l'IIS Tecnico Professionale "Campani" di Spoleto per la Promozione culturale e turistica. "Quello che caratterizza TJBot – ha spiegato Angelo Failla (fondazione IBM Italia)– è la possibilità di interfacciare i servizi basati sul cognitive computing resi disponibili dalla piattaforma IBM Watson. Il nostro obiettivo è fare in modo che le competenze digitali entrino nei curricula degli studenti e diventino una componente essenziale della formazione scolastica con ricadute positive sul territorio e sull'economia regionale. Il nostro compito è affiancare le scuole umbre in questo percorso di acquisizione e sviluppo delle competenze digitali". IBM assicurerà la formazione ai docenti che verranno coinvolti con tre workshop iniziali (ottobre, novembre e dicembre) e saranno previsti anche alcuni momenti di verifica per analizzare l'andamento del progetto e individuare eventuali azioni correttive. "Crediamo molto in questo progetto di cui siamo i primi sperimentatori – ha rilevato Ernesto Cesaretti – ed essere primi rappresenta un elemento di competitività che ci consente di essere pronti ad affrontare le sfide dei mercati. Innovazione e digitalizzazione sono parte integrante del nostro futuro. Siamo consapevoli che il cambiamento in questo senso deve necessariamente coinvolgere, oltre al tessuto produttivo, la comunità educativa di cui la scuola è fulcro". fonte com ALTRO SERVIZIO