City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 20 Ottobre 2017 15:18

Educazione finanziaria a scuola: protocollo tra Fondazione, Regione e Ufficio scolastico

(CIS) – Perugia ott. - – Insegnanti e dirigenti scolastici di nuovo sui "banchi di scuola" per parlare di economia, legalità e sviluppo delle competenze dei ragazzi con i quali lavorano quotidianamente. La sfida dell'alfabetizzazione, che ha caratterizzato gli insegnamenti della scuola nel secolo scorso, non ha perso la sua attualità: se insegnare l'italiano e la matematica è ancora una priorità, oggi è indubbio che i ragazzi debbano affrontare nuovi contesti e imparare nuovi linguaggi. In un mondo dove parole come tasso, mutuo e spread sono di uso comune, diventa fondamentale familiarizzare prima possibile con questi concetti e che quindi i loro insegnanti conoscano l'offerta formativa a loro disposizione. Proprio in questa ottica si colloca l'incontro "Educazione finanziaria, competenza di cittadinanza consapevole - Come introdurre l'insegnamento dell'economia attraverso i programmi di educazione finanziaria" realizzato dalla Feduf (Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio) in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria, la Regione Umbria e il supporto della Banca Popolare di Spoleto per la diffusione dei programmi nelle scuole, che si è svolto stamane venerdì 20 ottobre, nella Sala Incontri della Banca Popolare di Spoleto, a Perugia. Relatori della mattinata: Paolo Guaitini del Nucleo per la ricerca economica della Filiale di Perugia di Banca d'Italia; Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale della Fondazione per l'Educazione finanziaria e al Risparmio; Manuela Gallo, Docente di economia degli intermediari finanziari dell'Università degli Studi di Perugia e Sabrina Greco, Ricercatrice INVALSI che presenta i risultati OCSE PISA 2015 relativi all'educazione finanziaria degli studenti italiani. segue

L'indagine che nel 2015 ha interessato in Italia oltre 11.500 studenti suddivisi in 474 scuole, dimostra - spiega una nota - come l'analfabetismo finanziario nelle scuole italiane assuma livelli preoccupanti: i nostri ragazzi hanno ottenuto nella scala di "financial literacy" un punteggio medio pari a 483 punti, inferiore alla media OCSE (489) anche se in linea con Stati Uniti d'America e Polonia. Di fronte a questi dati appare palese come l'educazione finanziaria sia uno dei grandi temi con i quali tutti i Paesi, tra i quali l'Italia, oggi si confrontino ma è soprattutto evidente come l'alfabetizzazione economica sia una delle leve strategiche su cui puntare per lo sviluppo della nostra economia e dell'intera società. L'appuntamento di Perugia con i docenti è una delle molte attività previste dal Protocollo di collaborazione tra Fondazione per l'Educazione finanziaria e al Risparmio, Regione Umbria e Ufficio Scolastico Regionale siglato sempre questa mattina da Giovanna Boggio Robutti, direttore generale della Fondazione per l'educazione finanziaria e al risparmio, Antonio Bartolini, assessore all'istruzione della Regione Umbria, Sabrina Boarelli, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per l'Umbria e rappresenta la prima di una serie di iniziative sui diversi temi dell'educazione finanziaria che potranno essere messe a disposizione delle scuole in tutto il territorio della regione. "Abbiamo aderito con molto interesse alla proposta della Fondazione per l'Educazione finanziaria e al risparmio – ha affermato l'assessore Bartolini - perchè questo protocollo s'inserisce perfettamente nell'ambito delle politiche in favore dei giovani che la Regione Umbria promuove e coordina le azioni volte ad assicurare l'attuazione di politiche, in ogni ambito, ivi compresi gli ambiti economico, del lavoro, dello sviluppo umano e sociale, dell'educazione, dell'istruzione, della cultura, anche attraverso l'integrazione della rete interistituzionale regionale di strutture e servizi destinate agli studenti. Regione, Ufficio Scolastico e Fondazione – ha proseguito l'assessore -, ciascuno nel quadro dei rispettivi ordinamenti e competenze, con il protocollo che è stato approvato dalla Giunta Regionale, si impegnano a promuovere e divulgare nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione Umbria iniziative di informazione e formazione sui temi dell'economia, della finanza e del risparmio, finalizzate a fornire ai giovani specifiche competenze atte a favorire comportamenti attivi e consapevoli in relazione alle citate aree. La Regione e l'Ufficio Scolastico si impegnano dunque a sostenere l'iniziativa con il proprio patrocinio, al fine di dare istituzionalità all'operazione e connotarla come iniziativa di interesse comune e a diffonderla nelle scuole per favorire la programmazione da parte delle stesse, nell'ambito della flessibilità organizzativa e gestionale derivante dall'autonomia scolastica, di specifiche attività volte ad integrare l'offerta formativa con le iniziative proposte dalla Fondazione. Si impegnano anche – ha concluso l'assessore Bartolini - a sostenere l'importanza dell'educazione finanziaria quale strumento di tutela del benessere economico presente e futuro degli adulti e dei giovani attraverso iniziative di comunicazione che verranno definite da un apposito gruppo di lavoro". Il protocollo ha durata fino al 30 giugno 2019 e non prevede oneri di carattere finanziario per alcuna delle istituzioni interessate. La Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio, creata dall'Abi, diffonde l'educazione finanziaria nel Paese in un'ottica di cittadinanza consapevole e di legalità economica. Opera in stretta collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e gli Uffici Scolastici sul territorio e diffonde, nelle scuole di ogni ordine e grado a livello nazionale, programmi didattici innovativi nella forma e nei contenuti, anche attraverso l'organizzazione di eventi per gli studenti, gli insegnanti e i genitori. Obiettivo della Fondazione, aperta anche alla partecipazione di soggetti non bancari, è il coinvolgimento di tutti gli attori interessati a diffondere in Italia una nuova cultura di cittadinanza economica, valorizzando nel lungo periodo le diverse iniziative, nell'interesse generale del Paese. fonte com integrale


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