City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 17 Ottobre 2017 19:17

Aeroporto: in commissione comunale vertici Sase e Sviluppumbria

(CIS) – Perugia ott. - "L'aeroporto è una infrastruttura strategica che insieme all'alta velocità ferroviaria ha la funzione fondamentale di far uscire l'Umbria dallo storico isolamento in cui è stata scientificamente posta. Eppure, non risulta che ad oggi siano state messe in essere azioni sufficientemente incisive e tali da potenziare con un programma ben definito di marketing territoriale/operativo e turistico-culturale, l'incoming, e, visti gli ultimi episodi, neppure l'outgoing."Lo ha sostenuto il capogruppo del M5S Cristina Rosetti, nel corso della discussione dell'ODG presentato dal M5S in Iva Commissione cultura. In commissione sono stati ascoltati oltre all'assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Perugia Michele Fioroni, il Presidente di Sase Ernesto Cesaretti, il Direttore della società Piervittorio Farabbi, il Direttore Generale di Sviluppumbria Mauro Agostini e Paolo Desinàno, consulente per il settore turistico. La richiesta di Rosetti all'amministrazione era quella in particolare, "di riferire al Consiglio Comunale sullo stato di attuazione del piano industriale della Società Sase S.p.A. e sulle azioni intraprese presso la Regione Umbria e ogni altro soggetto competente – spiega una nota - in ordine alla programmazione turistica del territorio e al progetto di marketing turistico ed operativo, precondizione e base per una politica seria di potenziamento dell'infrastruttura aeroportuale. Altra richiesta dell'ordine del giorno quella di elaborare un piano di marketing adeguato e targettizzato per lo sviluppo turistico-culturale della città di Perugia e di attivarsi presso la Regione Umbria per la programmazione del trasporto, anche intermodale, di adduzione all'aeroporto e per il potenziamento su basi solide dell'aeroporto di Perugia."  segue

 

Secondo Rosetti (M5S), la Regione Umbria e la Società Sviluppumbria non hanno in questi anni garantito sufficiente impegno e, soprattutto, capacità in tal senso, né con riferimento a seri progetti di marketing turistico né rispetto alle problematiche infrastrutturali. Ad oggi non sussiste una adeguata programmazione a livello regionale e comunale relativamente alla promozione turistica del nostro territorio, né alcuna programmazione in ordine ai servizi di adduzione all'aeroporto dalle regioni limitrofe (si pensi alla nuova arteria stradale: Civitanova Marche-Foligno). Tanto meno, la Regione Umbria risulta essersi attivata in ordine al servizio di alta velocità ferroviaria, essenziale all'appetibilità del capoluogo di Regione, attualmente tagliato fuori da qualsiasi arteria di grande rilevanza e, di fatto, difficilmente raggiungibile. Il capogruppo del M5S, Rosetti, ha anche ricordato che la Società Sase S.p.A. è partecipata dal Comune di Perugia, oltre che da Sviluppumbria, dalla Camera di Commercio di Perugia, da Confindustria, Comune di Assisi e Ance Umbria - e che il Comune stesso, nel corso della consiliatura 2014-2019, ha per ben due volte ricapitalizzato la Società, insieme agli altri soci, in linea con il piano industriale, che prevede il raggiungimento di un numero minimo di passeggeri pari a 450 mila, al fine del mantenimento della qualifica di aeroporto a rilevanza nazionale. Ha quindi ricordato i più recenti episodi che hanno visto protagonista la Sase e le società Fly Volare e Fly Marche. "E' una buona notizia quella che apprendiamo dalla stampa sull'attivo del bilancio di Sase nel 2017. Ma – ha concluso Rosetti - il potenziamento e lo sviluppo dell'aeroporto dipendono dalla capacità di programmazione e dalla messa in atto di politiche turistiche integrate in capo a Regione e comuni. Ormai ci muoviamo in un contesto europeo e mondiale e non possono mancare a Perugia, contrariamente a quanto accade in altre città europee analoghe al capoluogo, azioni serie di programmazione e di politiche infrastrutturali per favorire il turismo. Ad aprire il confronto è stato l'assessore Michele Fioroni, che ha messo in evidenza come, a suo avviso, gli aeroporti regionali hanno una redditività complessa e, laddove funzionano, è perchè hanno avuto e hanno una serie di fattori di sviluppo, come insediamenti produttivi importanti, la presenza di attrattori turistici rilevanti, di poli fieristici o centri di convegnistica capienti. "Sono reduce da un viaggio a Seattle - ha ricordato - che è un esempio perfetto di quello che sto affermando. Il vantaggio competitivo che oggi Perugia riesce a dare a questo territorio è legato alle nuove tecnologie e all'informatica, per esempio si potrebbe lavorare ad un sistema virtuoso fatto di nuove start up d'impresa legate al turismo.""L'Umbria ha delle potenzialità non espresse dal punto di vista turistico - ha proseguito l'assessore - e un evidente gap di notorietà su alcuni mercati esteri. Eppure si continua per esempio a ragionare senza tenere conto del ruolo di Perugia quale capoluogo di regione, centro produttivo, economico e universitario della regione. E' inaccettabile, a questo proposito, ha concluso Fioroni- che Perugia non sia stata inserita all'interno del Comitato strategico per il rilancio del Turismo." Sull'aspetto dell'aeroporto, Fioroni ha sottolineato come l'operazione Fly Volare avesse un senso nella direzione di sviluppare tratte turistiche indipendentemente dai vettori, che aumentassero il numero di passeggeri del San Francesco d'Assisi. "Quel progetto - ha ricordato - aveva come obiettivo proprio quello di avere un aereo base che garantisse un certo numero di tratte e quindi generasse flussi. Il problema semmai è stato che è stata comunicata prematuramente." Sulla situazione dell'aeroporto è intervenuto il Presidente di Sase Cesaretti, che ha chiarito alcuni aspetti. "Il nostro aeroporto - ha detto - è una struttura moderna, l'unica di queste dimensioni che può vantare un bilancio in positivo e che si pone in una posizione d'interesse per tutto il centro Italia se consideriamo che l'aeroporto di Ancona Falconara ha 50 milioni di debito ed è sotto commissione, il San Francesco potrebbe diventare il secondo aeroporto di Roma, visto che Ciampino dovrebbe entrare a breve in ristrutturazione e quindi resterà chiuso un paio d'anni, Rimini sostanzialmente non esiste più, Siena non è mai partita. Insomma, si prospetta un'opportunità veramente grande per tutta la regione." Cesaretti ha anche chiarito alcuni aspetti rispetto alle vicende che hanno visto la società Sase e l'aeroporto protagonisti lo scorso mese d'agosto. In particolare, per la vicenda Fly Marche, ha spiegato che Sase ha semplicemente messo a disposizione l'aeroporto al tour operator, che ha venduto direttamente i biglietti e organizzato da solo i voli. "Abbiamo saputo che la società è in una forte situazione di debito e ha smesso di volare, lasciando a piedi anche dei passeggeri, che noi - quale atto dovuto verso di loro e non perchè avessimo una qualche responsabilità nella situazione - abbiamo provveduto a riportare a casa." Per quanto riguarda il caso Fly Volare, invece, Cesaretti ha ribadito che proprio per mettere a frutto gli investimenti fatti, d'accordo con i principali soci (Camera di Commercio di Perugia e Sviluppumbria) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia è stato elaborato un piano programmatico dell'aeroporto. "Perugia non era ancora attrattiva dal punto di vista aeroportuale -ha spiegato- abbiamo fatto un avviso di manifestazione d'interesse e l'unica compagnia che si è presentata è stata Fly Volare, alla quale abbiamo consegnato una caparra confirmatoria di 500mila euro, scaduta lo scorso 3 settembre. La comunicazione di quest'estate è stata dettata dalla volontà di promuoversi, ma sulla stampa sono uscite molte imprecisioni al riguardo.""Per far decollare l'aeroporto - ha concluso - l'unica possibilità è avere un aereo di base, ma dipende dai privati, dalla loro decisione di investire nel nostro aeroporto e al momento non ci sono tour operator disponibili a questo."Ulteriori informazioni sulla situazione del San Francesco d'Assisi sono arrivati dall'intervento del Direttore Generale di Sviluppumbria Mauro Agostini che ha spiegato come l'aeroporto sia una infrastruttura molto giovane, il cui investimento è recente e con una concessione ottenuta solo nel maggio 2014. "L'ottenimento della concessione -ha spiegato- è stato il primo appuntamento realizzato. Il secondo è stato l'inserimento dell'aeroporto nel Piano nazionale degli aeroporti, un obiettivo non scontato, raggiunto grazie ad un'azione incisiva della regione. Il terzo elemento fondamentale -ha proseguito- è il raggiungimento dell'equilibro economico." Secondo i dati riportati da Agostini, infatti nel 2013 l'aeroporto chiudeva con meno 1milione 529mila euro, nel 2014 meno un milione e 176mila euro, ridottisi progressivamente a meno 845mila euro nel 2015, 320mila nel 2016 per poi passare in positivo nel 2017, con un bilancio semestrale a +59.349 euro e una chiusura a fine anno con un sostanziale equilibrio economico e un patrimonio netto per Sviluppumbria che è passato dai 243mila euro del 2013 ai 425mila euro di oggi. Agostini ha sottolineato come anche il numero dei passeggeri sia aumentato nel tempo arrivando, per il primo semestre del 2017, ad un incremento del 18/20%." Agostini ha quindi ulteriormente spiegato che l'aeroporto si finanzia sostanzialmente attraverso tre soggetti finanziatori - Camera di Commercio, Sviluppumbria e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia- (soci di riferimento al 67% circa - ndr-) per un importo complessivo di 3milioni di euro l'anno circa, suddiviso grossomodo un milione per ciascun soggetto. "Le risorse regionali sono raddoppiate in tre anni -ha spiegato ancora Agostini- passando dai 600mila euro del 2014, agli 826mila euro del 2015, 850mila euro nel 2016 ai 1.070 del bilancio assestato 2017." Sul piano turistico il direttore generale di Sviluppumbria ha quindi precisato che la società da due anni si occupa di promozione turistica, anni in cui ha cercato di legare le azioni di marketing dell'aeroporto con la promozione turistica generale della regione, sviluppando in particolare l'azione sui tre mercati principali dell'aeroporto, Inghilterra (100mila passeggeri l'anno) la Germania e il Belgio. fonte com ALTRO SERVIZIO IN PAGINA


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