City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Mercoledì 11 Ottobre 2017 11:18

Aeroporto: oltre a piu' voli, area sterile porterebbe sviluppo alle attivita' commerciali

(CIS) – Perugia, ott. – Creare piu' collegamenti dall'aeroporto internazionale dell'Umbria, sia per localita' in Italia che Europa, convincere le varie compagnie italiane ed estere che dall'Umbria con il suo bacino d'utenza superiore al milione e 200 mila passeggeri (parte della Toscana e delle Marche) si potrebbero realizizare nuove tratte e dare una forte spinta al decollo dello scalo. Tante sono state nel tempo le richieste di nuove tratte, in Italia, ad esempio Milano, Lamezia Terme, ripristino di Brindisi, e il consolidamento di Catania, Trapani anche in inverno, Cagliari, e all'estero oltre a Londra operativo del 2006, Tirana, Bucarest sempre operative, con Francoforte dall'aprile 2018, ma anche in futuro si spera, Madrid e Copenaghen e un altro scalo della Romania, come richiesto da imprenditori italiani. Quando ci sono i voli, c'e' anche la gente che circola in aeroporto – dicono alcuni operatori - e visita la zona commerciale facendo acquisti, invitati a questo da annunci fonici. Piu' volte si e' parlato di area sterile, ossia quell'area commerciale dopo i controlli di sicurezza; su questo un progetto ad hoc voluto dal direttore Piervittorio Farabbi che ci ha lavorato il suo staff, e' fermo (ormai da troppo tempo diciamo noi di CIS), in Enac che deve dare il proprio assenso, permettendo ai passeggeri, di non rimanere per oltre 1 ora o piu' stipati nelle due uniche sale d'imbarco oggi disponibili, prima dell'imbarco. segue

Il progetto di "area sterile" prevede infatti l'apertura delle 2 sale collegandole all'aerea commerciale che sarebbe inglobata, cosi' da permettere la libera circolazione dei passeggeri fino alla zona vetrata che da sullo scalo, da dove e' visibile la pista, i parcheggi aeromobili, e in lontananza (solo 5-7 km), la citta' di Assisi con la sua Basilica. Per le attivita' del San Francesco, l'area sterile diventerebbe un "investimento" realizzabile in poco tempo e con costi contenuti da parte di Sase, piu' complesso sarebbe l'apertura (ma possibile) di un nuovo "gate" sempre in area vetrata dello scalo "san Francesco", zona quella che doveva essere adibita a Ristorante, ma mai assegnata nonostante le tante proposte fatte daSase agli operatori del settore. Tra gli altri "investimenti" possibili, una rete in Fibra ottica necessaria per i collegamenti Internet e Wi-fi (oggi difficili per passeggeri e operatori) alla quale si sta lavorando e un opportuno progetto di copertura parcheggi con fatovoltaico, cosi' da abbattere notevolmente i costi di energia elettrica, con una produzione che sarebbe in accesso e vendibile. Sogni....speriamo di no.. impegni per un futuro piu' certo dell'infrastruttura che oggi, potrebbe servire con le sue sale anche ad iniziative sul territorio. PP


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