Per questo, sottolinea sempre il parroco, «la necessità di dare il via alla "Casa della Misericordia - La pietra scartata dai costruttori è diventata testata d'angolo", riprendendo il passo della Bibbia che insegna come ciò che per gli uomini è di poca importanza (la pietra scartata), nel disegno di Dio ha un valore fondamentale (è diventata testata d'angolo)». Don Francesco Buono, nello spiegare questa scelta della denominazione del Centro diurno per disabili, apprezza e ringrazia quanti si sono attivati per la sua realizzazione, in primis la Cooperativa Perusia, per aver sposato «gli insegnamenti cristiani prima citati, mettendo in campo la propria esperienza e le professionalità dei soci collaboratori». Quattro - aggiunge una nota - le tipologie di disabilità che questo Centro diurno si potrà far carico: sensoriale, motoria, intellettiva e psichica. Il Centro diurno sarà operativo in orario diurno feriale (dal lunedì al venerdì, ore 9-17) nell'accogliere disabili dai 18 ai 65 anni di età, non autosufficienti, che necessitano di assistenza non continuativa per lo svolgimento di attività quotidiane, interventi riabilitativi abilitativi, psico-educativi e socio-relazionali. Tra le attività offerte agli ospiti dal Centro quelle dell'igiene e cura personale, di ergoterapia, artigianale, espressivo-creative, musicoterapia, drammatizzazione, film-documentari-opere teatrali, psicomotorie-idromassaggio e palestra, mantenimento scolastico con computer, giardinaggio, esperienze periodiche sul territorio, uscite in base all'utenza e esperienze comunitarie residenziali. fonte com