"In questo quadro – ha evidenziato l'assessore, come riporta una nota – la Regione Umbria ha tracciato un percorso importante, promuovendo un'integrazione sempre maggiore tra servizi sanitari e territorio, per arrivare a una rete condivisa di presa in carico globale delle persone con Alzheimer e della loro famiglie. Abbiamo definito un 'Piano regionale delle demenze' e attivato un Gruppo di lavoro, composto da funzionari regionali e referenti delle aziende sanitarie territoriali e ospedaliere e dell'università, per aggiornare il percorso diagnostico terapeutico assistenziale dei pazienti affetti da demenza. Abbiamo aperto due nuclei residenziali a ciclo continuativo per la gestione dei malati Alzheimer e previsto l'attivazione di Centri diurni per autismo e demenze in tutte le Zone sociali". L'Umbria - ha continuato – è stata inoltre, tra le prime Regioni d'Italia ad approvare un 'Piano regionale della cronicità", per dare risposte più efficaci a demenze e patologie croniche. Tra gli obiettivi, ci sono la realizzazione di una rete assistenziale regionale con maggiore sostegno all' attivazione della domiciliarità, diagnosi precoci della malattia, presa in carico del paziente e della famiglia, riduzione dei carichi assistenziali dei familiari e supporto psicologico, maggiore formazione del personale sanitario e dei cargiver".Riferendosi al Centro diurno Alzheimer di Fratta Todina, all'interno del quale è inserito il Laboratorio inaugurato, Barberini ha sottolineato che "in questo territorio sono state fatte scelte coraggiose ed è stato realizzato un ottimo lavoro per dare una risposta adeguata a chi soffre di malattie complesse come l'Alzheimer, recuperando e valorizzando strutture esistenti e inserendo i servizi all'interno della vita stessa della comunità, senza nascondere o isolare chi si trova in difficoltà. Il nuovo Laboratorio di stimolazione cognitiva, aperto a varie forme di disabilità e al contributo prezioso di volontari e associazioni del territorio, rappresenta un ulteriore passo in avanti". fonte com