Lunedì 18 Settembre 2017 11:34

Mostra Da Giotto a Morandi a Perugia: convenzioni per sconti ingresso,treni, bus e parcheggio

(CIS) - Perugia set. - Grazie alle convenzioni stipulate con Trenitalia, Busitalia e Saba-Sipa i visitatori del percorso espositivo della Mostra "DA Giotto a Morandi" che e' stata prorogata fino al 5 novembre, che si svolge a Palazzo Bandeschi in pieno centro storico a Perugia, possono avere agevolazioni sul costo del parcheggio, sul biglietto di ingresso alla mostra. Gli organizzatori hanno annunciato la proroga della mostra con molta soddisfazione; hanno ringraziato tutti i prestatori che hanno creduto fin dall'inizio in questo nostro progetto. E' la testimonianza di un impegno che ha tenuto conto sia della specificità dei territori di appartenenza delle opere, sia di scelte mirate sotto il profilo più propriamente artistico. A Palazzo Baldeschi, entrando nella prima sala e seguendo un percorso organizzato in ordine cronologico, si può ammirare il prezioso tondo di Giotto raffigurante San Francesco d'Assisi, accanto ad opere di Beato Angelico, Perugino, Pinturicchio, e la Madonna di Matteo da Gualdo, scelta come immagine della mostra. Nella seconda sala spiccano le pale d'altare di Camillo Procaccini e Giovanni Francesco Guerrieri da Fossombrone, accanto alla seducente Onfale di Ludovico Carracci e alla tormentata Deposizione di Cristo di Ferraù Fenzoni, mentre nella terza sala sono raccolte opere di maestri del primo Seicento influenzati dalla rivoluzionaria pittura di Caravaggio. segue

 

Passando poi nella splendida Sala delle Muse, fiore all'occhiello di Palazzo Baldeschi, troviamo due dolci Madonne con il Bambino di Simone Cantarini, accanto alla Lucrezia preordina il suicidio di Guido Reni. Proprio in questa sala trova spazio il Cristo e la samaritana del Guercino, insieme a il Salvator mundi di Elisabetta Sirani, la Sacra famiglia di Gian Domenico Cerrini, il Vecchio con bottiglia da pellegrino e globo di Pietro Bellotti e l'Allegoria del tempo e della verità di Pietro Liberi. Nella quinta sala le opere dei due maggiori interpreti della pittura barocca napoletana, Mattia Preti e Luca Giordano, mentre a chiusura del percorso il maestoso salone degli stemmi raccoglie capolavori dal Settecento alla metà del Novecento, da Bellotto a Boldini, Fattori, Pellizza da Volpedo, De Pisis, Carrà fino a Giorgio Morandi.

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