Mercoledì 13 Settembre 2017 10:07

Donazione cellule staminali del cordone ombelicale: convegno scientifico a Terni

(CIS) – Terni set. - – La donazione delle cellule staminali del cordone ombelicale è il tema del convegno si svolgerà sabato 16 settembre (ore 9,00-12,30) nell'Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia sede di Terni. Nell'ambito dell'incontro, organizzato dal Comitato per la Vita "D. Chianelli" e dall'Azienda ospedaliera di Terni, con il patrocinio del Ministero della salute, della Regione Umbria e del Comune di Terni, esperti di settore faranno il punto sulla operatività del sistema e sulle misure da intraprendere per la promozione della donazione del cordone ombelicale, un atto assolutamente sicuro e non doloroso per la madre e il neonato. Il sangue contenuto nei vasi del cordone ombelicale e della placenta (che normalmente sarebbero scartati dopo la nascita) è ricco di cellule staminali emopoietiche, cioè cellule indifferenziate che possono generare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Esse rappresentano quindi – spiega una nota - una risorsa preziosa per chi soffre di gravi malattie del sangue e del sistema immunitario come leucemia, linfomi e talassemia (quando non si trovano donatori di midollo osseo compatibili) e inoltre, essendo immature dal punto di vista immunologico, riducono il rischio di rigetto in caso di non perfetta compatibilità tra donatore e ricevente. segue

 

È per questo che dal 1993, con l'apertura della prima banca pubblica per la conservazione del sangue cordonale in Italia, sempre più donne vengono invitate a donare, appena dopo aver dato alla luce i propri bimbi, le preziose cellule staminali contenute nel cordone ombelicale. In Italia oggi sono attive 19 banche che raccolgono, analizzano e conservano le unità di sangue cordonale donate al momento del parto in 320 punti nascita convenzionati. Delle 40 mila sacche conservate solo una piccola parte viene utilizzata, ma è importante incrementare il numero dei prelievi per disporre di una sempre più ampia varietà di caratteristiche genetiche e aumentare le probabilità di trovare le cellule compatibili con qualunque paziente ne faccia richiesta. Le banche italiane sono collegate in una rete coordinata dal Centro Nazionale Sangue e le caratteristiche genetiche delle cellule conservate sono riportate in un registro internazionale, in modo che si possa identificare in tempi brevissimi la sacca utile per un dato paziente e fargliela pervenire in qualsiasi parte del mondo. In Umbria dai primi anni del 2000 sono attivi centri di raccolta a Terni, Spoleto e in Alta Valle del Tevere, che inviano campioni alle banche del sangue cordonale del Lazio e della Toscana. Nel 2015 presso il servizio immuno-trasfusionale dell'ospedale di Terni è stato istituito il Centro di Raccolta Regionale del Sangue del Cordone Ombelicale (CRR-SCO), che raccoglie i campioni dei vari punti nascita regionali per inviarli alla Banca Regionale SCO del Lazio con cui c'è una specifica convenzione, e dal 2016 sono operativi anche i punti nascita di Perugia, Foligno ed Orvieto. abstract fonte com

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