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Martedì 12 Settembre 2017 00:31

Mostre: ET di Mamo scalda ‘intimARTE’ e sorprende Perugia

(CIS) . Perugia, sett - Si sta affacciando all’uscio dell’arte con lo sguardo meravigliosamente furbetto dei bambini che vogliono immergere il dito nel vasetto della Nutella. Goloso di capire, di vedere … di agire e di farsi fagocitare da un mondo che pensava lontano dalla sua realtà. Mamo, pseudonimo (ma fino a ieri l’altro l'appellativo usato dagli amici!) di Massimiliano Donnari, serissimo imprenditore perugino specializzato nel settore degli impianti per la lavorazione del legno, è un fautore della pittura materica e, dopo avere suscitato interesse e curiosità tra più d'un collezionista che ha intravisto nelle sue opere un richiamo, alquanto lontano e del tutto casuale, ai soggetti grotteschi di Enrico Baj, è approdato alla mostra “intimARTE’. Curata dalla Divulgarti Consulting di Genova e dall’Associazione Artistica ”I2colli” di Terni, con Loredana Trestin e Anna Rita Boccolini, è stata inaugurata domenica 10 settembre a Perugia, al CERP della Rocca Paolina, e sarà visitabile fino al 24. ... segue

Fin dalla prima giornata, l’ET di Mamo sta catturando foto e commenti; un quadro da 1m x 1m nel quale l’indimenticato extraterrestre di Steven Spielberg diventa un Generale (un filone ben indagato dall'artista e, forse, l'unico elemento che davvero lo collega a Baj - ndr) di bonaria belligeranza, paradossalmente guerrafondaio, desideroso, o affatto desideroso, di tornare sulla terra come indicato dal famoso dito. E’ un’opera insolita, al pari delle altre due inserite nel catalogo - 'il Generale del web' - Mariano Di Vaio e 'DJ G.V.' - Gianluca Vacchi - davanti alla quale ha sostato anche Vittorio Sgarbi, ospite d’onore e relatore principale della blindatissima cerimonia inaugurale. Il critico rivolgendo un apprezzamento collettivo a tutti gli espositori, una novantina, ha consigliato loro di mettersi in gioco nelle iniziative, come quella perugina, da lui definite “serre artistiche”, attraverso le quali aggredire il mercato in quanto - ha lasciato intendere neppure troppo tra le righe - l’artista deve guadagnare le sue quotazioni sul campo, riuscendo a vendere le sue opere, provando e riprovando a catturare platee, perché ”la gloria verrà”. 'Parole sante' per Mamo che, in linea con la quotidianità imprenditoriale, vive il suo percorso come una sfida, si lancia nella ricerca di colori e vernici innovative, di complementi particolari, esercita la capacità di leggere la realtà in un'ottica di lungo periodo, supportato dall'innata ironia e disincanto. Tutto iniziò da un quadro acquistato in un mercatino dell’antiquariato; considerato un po’ banale e vivacizzato con l’aggiunta di qualche ‘accessorio’ … un paio d’occhiali, qualche mostrina. Il risultato, soddisfacente, fu il pretesto per lanciarsi nella realizzazione di immagini personali, impresse su pannelli più o meno ampi, emozioni unite da un tratto di matita e riempite di ‘cose’, così da diventare reinterpretazioni burlesche ed affatto banali di personaggi contemporanei, resi assemblando i materiali più vari ed estremamente espressivi, un altro dei tratti distintivi di questa pittura. Nascono così di Vaio e Vacchi, esponenti di una serie di Generali dai particolari sorprendenti, l'Avvocato dalla tronfia espressione di Azzeccagarbugli, la Regina Elisabetta dal gelido sguardo nel quale brilla l’indomito guizzo di una donna non schiava del suo ruolo, Iris Apfel dai ridondanti accessori modaioli. In un tempo relativamente breve, l’instancabile Mamo, non solo ha incontrato la versione reale dei suoi personaggi ottenendo molteplici apprezzamenti, ma ha iniziato a curare il merchandising legato alle sue produzioni. Il marchio Mamo d’Art - @mamodart su Instagram - è ora identificativo di t-shirt e cover per cellulari, perché occorre sempre sognare in grande e solo a chi sa sognare, la vita offre un sogno vero. Intanto, per i prossimi mesi sono state calendarizzate mostre personali in varie città.

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