Ad illustrare il progetto è stato Paolo Verducci, del Dipartimento di ingegneria dell'Università di Perugia, che ha collaborato con Cellini alla redazione dello stesso. E' stato annunciato che il progetto sarà presentato pubblicamente a Castelluccio, dalla presidente Marini e da tutto l'esecutivo regionale, oltre che dai progettisti, il prossimo 28 luglio alle ore 15. "Se abbiamo avuto una pecca – ha affermato la presidente Marini – se pecca la si può definire, è stata quella di aver voluto con determinazione 'partecipare' questo progetto con tutti, ed in primo luogo con gli abitanti e gli operatori economici di Castelluccio. E vorrei ringraziare proprio loro, per aver colto questa sfida, ed essere riusciti a definire un progetto di delocalizzazione delle attività economiche e produttive, in maniera unitaria e condivisa. Abbiamo così evitato che in questo stupendo luogo ciascuno, legittimamente, procedesse autonomamente – come la legge pure consente – dando vita a iniziative urbanistiche poco consone con la specificità di Castelluccio". "Il nostro primo obiettivo è stato, e resta – ha proseguito Marini - , quello di riportare i cittadini nei loro luoghi, a partire dalle attività economiche che rappresentano il segno della continuità della vita di comunità. Anche perché, sin dall'indomani degli eventi sismici, in Umbria abbiamo voluto porre come prioritaria la questione del lavoro e della ripresa economica, elementi che insieme alle scuole, sono il presupposto della ripresa e della rinascita".