"E' indispensabile una maggiore presenza di giovani tra i volontari delle Caritas parrocchiali e interparrocchiali, altrimenti è a «rischio estinzione» lo stesso servizio per la carità e la fondamentale "funzione pedagogica", sempre anticipata da una buona formazione-motivazione degli operatori, nei confronti dell'intera comunità cristiana. E' anche opportuno, dove è fattibile il progetto, dare vita ad un unico Centro di Ascolto d'Unità pastorale. Altra importante "raccomandazione" per l'integrazione pastorale dell'U.p. è la costituzione, entro la fine dell'anno, del Consiglio pastorale interparrocchiale che sarà «il "motore" del cammino dell'U.p.». E' anche molto importante che i Consigli parrocchiali per gli affari economici (Cpae) svolgano un'azione educativa in mezzo alla gente, affinché il sovvenire alle necessità della Chiesa sia vissuto come dimensione ordinaria della partecipazione alla vita della comunità. Il cardinale Bassetti evidenzia in alcune delle Lettere pastorali conclusive la «fatica a collaborare» tra sacerdoti, esortandoli a «incrementare le occasioni di fraternità, di collaborazione e di preghiera, nella prospettiva futura della vita comune». Nel contempo, il presule ha potuto constatare «accanto a chiusure di sapore campanilistico, un certo desiderio di camminare insieme» come fedeli laici verso la dimensione d'U.p. delle proprie comunità parrocchiali. Altro aspetto non secondario emerso dalla Visita, è quello della vita liturgica, in particolar modo delle parrocchie del centro storico, che complessivamente non raggiungono i 5mila abitanti residenti, dove nei giorni festivi vengono celebrate 31 messe, mentre in alcune parrocchie di periferia, che contano ormai migliaia di abitanti, non superano la decina. Al riguardo il cardinale scrive: «è necessario razionalizzare e armonizzare il calendario delle celebrazioni feriali e festive, privilegiando una prospettiva "di sistema" sulla difesa ad oltranza delle consuetudini». fonte com abstract