Le decine di vittime (per di piu' anziani) colpite in tutt'Italia, appartenenti a differenti categorie lavorative, spesso professionisti in pensione, presentavano un tratto in comune: costoro risultavamo essere abbonate, negli anni precedenti, a riviste di vario genere. Si ipotizza dunque che, in un successivo momento alla sottoscrizione degli abbonamenti editoriali, il gruppo criminale scoperto con la presente attività investigativa sia venuto in possesso illegittimamente dei dati "sensibili" delle vittime. Dopo le telefonate intimidatorie seguivano all'indirizzo delle vittime l'invio di mail contenenti i dati bancari dei conti del gruppo che riportavano altresì l'immancabile dicitura "chiusura pratica editoriale a saldo & stralcio", da qui il nome dell'operazione. Il danno complessivo arrecato alle varie parti offese, in pochi mesi, ammonta ad oltre 500mila euro.L'attività investigativa è stata suffragata da intercettazioni telefoniche, pedinamenti e perquisizioni: quest'ultime hanno permesso di sequestrare gli apparati telefonici utilizzati dall'organizzazione e dotati di Sim fittiziamente intestate, che venivano accesi solo in concomitanza delle telefonate minatorie.La Polizia Postale perugina è intervenuta più volte per scongiurare il pagamento di ulteriori ed ingenti somme di denaro, recuperando oltre 50mila euro, ed individuando le basi operative ambedue in Milano.