Dopo circa 40 giorni è stato eseguito, con tecnica endovascolare, il secondo intervento in cui è stata posizionata una protesi nell'aorta toracica subito dopo l'arco aortico, per predisporre le condizioni necessarie per il terzo e decisivo intervento eseguito, dopo altri 30 giorni, in collaborazione con i radiologi interventisti coordinati dal dottor Giovanni Passalacqua e con l'assistenza dell'equipe anestesiologica coordinata dal dottor Stefano Pelloni. Nel posizionare la protesi che ha definitivamente escluso la sacca aneurismatica toraco-addominale e quindi rimodellato l'intera aorta, sono stati rivascolarizzati tutti i vasi che provvedono a portare il sangue agli organi intraaddominali. In tal modo è stato possibile sostituire praticamente quasi tutta l'aorta toracica e tutta l'aorta addominale consentendo la dimissione della paziente dopo pochi giorni, in assenza di complicanze e in condizioni generali che hanno consentito alla paziente di tornare rapidamente in famiglia alle sue normali occupazioni". Con questo intervento, che è stato possibile grazie alle disponibilità di nuove tecnologie, alle particolari tecniche mininvasive endovascolari e alla competenza del personale medico e paramedico formatosi nell'ospedale ternano nel corso degli anni, la struttura diretta dal dottor Fiore Ferilli, in attesa di poter avere a disposizione (il prossimo anno) una sala chirurgica e angiografica cosiddetta ibrida, ha dimostrato di essere già oggi un punto di riferimento nel centro Italia per il trattamento delle gravi lesioni aneurismatiche dell'aorta toracica e addominale. fonte com