"L'obiettivo è realizzare una stretta sinergia fra i due presidi ospedalieri, evitando inutili doppioni, per realizzare un nuovo modello di sanità che punti su qualità, appropriatezza e tempestività e dia risposte più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini, con possibilità di essere replicato in altri territori dell'Umbria. Tutto questo assicurando attività ed esiti di qualità e una casistica adeguata, nel rispetto delle normative nazionali e degli standard previsti per le reti ospedaliere". "Si tratta di un percorso che s'inserisce all'interno del nuovo Piano sanitario regionale, che andrà certificato e attuato in particolare attraverso percorsi d'integrazione fra ospedale e territorio, potenziando cure primarie, prevenzione e servizi territoriali. L'assessore ha anche evidenziato "l'importanza delle attrezzature tecnologiche dei due ospedali, su cui abbiamo investito tanto e continueremo a farlo" e "la necessità di un grande lavoro di squadra per rendere presto concreta la collaborazione fra i due presidi e realizzare in questo territorio il terzo polo ospedaliero dell'Umbria". "Il progetto – ha spiegato Fiaschini – prevede due fasi, una sperimentale dell'integrazione fra i due ospedali e una di collegamento e unificazione. Eviteremo doppioni, favoriremo la mobilità e l'intercambiabilità dei professionisti fra una struttura e l'altra e costruiremo, in maniera progressiva, un polo ospedaliero unico con più sedi ma con funzioni di collegamento assistenziale tra ospedale e territorio. Tale realtà sarà costituita dai nosocomi di primo livello di Foligno e Spoleto, dall'ospedale per acuti di montagna di Norcia e da quelli riabilitativi di Trevi e Cascia". fonte com abstract