Martedì 28 Marzo 2017 17:19

C.R. Manca numero legale per discussione; critiche a Marini da consiglieri LN

(CIS) - Perugia mar. - "Quanto accaduto oggi conferma le difficoltà della Marini nel tenere insieme le anime del suo partito. Quanto promesso solo una settimana fa dalla presidente è stato completamente disatteso nonostante atteggiamenti arroganti e forzature del regolamento che rischiano di creare un precedente pericoloso e lesivo delle prerogative dei consiglieri." Lo hanno scritto i consiglieri di LN.  Mancini e Fiorini in una nota alla stampa. Oggi infatti era in discussione in consiglio regionale la legge sulle 'discriminazioni di genere', cosa saltata per mancanza del numero legale. Anche la presidente Catiuscia Marini era assente, ma giustificata, dal momento che aveva informato la Presidente dell'assemblea Donatella Porzi, che era assente per una riunione sulle problematiche e fondi del terremoto, con il presidente del consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni e le 4 regioni interessate dal Sisma. La lega, attraverso i consiglieri Mancini e Fioroni, critica la maggioranza a Palazzo Cesaroni, definendola "in stato confusionale".  segue

 

"Per noi l'atto, oltre che irricevibile nell'attuale formulazione, era e resta impresentabile poiché la procedura adottata per la sua iscrizione all'ordine del giorno in Aula, è in netto contrasto con quanto previsto dal regolamento assembleare. La Marini non è riuscita, fino ad oggi, a risolvere le grandi questioni dell'Umbria (i dati economici negativi sotto gli occhi di tutti) e ora per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica - prosegue la nota di LN - ha deciso di affrontare con arroganza (e superficialità) un tema delicatissimo quale quello dei diritti individuali e della lotta alle discriminazioni, ma ancora una volta il Partito Democratico non è stato in grado di garantire il numero legale in Aula. La Marini deve prendere atto che, ad oggi, oltre a deludere i cittadini umbri, non è in grado neppure di mantenere le promesse fatte ad una cerchia ristretta del suo elettorato, deludendolo profondamente. La Lega Nord continuerà a fare la sua battaglia - conclude la nota - in una difesa non ideologica dei diritti di tutti, consapevole che tutti i discriminati sono uguali e che non ci sono discriminati "più uguali degli altri" come si vuole fare intendere in questa legge. e scelte errate; Emanuele Fiorini e Valerio Mancini Consiglieri Lega Nord Umbria. fonte com

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