"Per noi l'atto, oltre che irricevibile nell'attuale formulazione, era e resta impresentabile poiché la procedura adottata per la sua iscrizione all'ordine del giorno in Aula, è in netto contrasto con quanto previsto dal regolamento assembleare. La Marini non è riuscita, fino ad oggi, a risolvere le grandi questioni dell'Umbria (i dati economici negativi sotto gli occhi di tutti) e ora per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica - prosegue la nota di LN - ha deciso di affrontare con arroganza (e superficialità) un tema delicatissimo quale quello dei diritti individuali e della lotta alle discriminazioni, ma ancora una volta il Partito Democratico non è stato in grado di garantire il numero legale in Aula. La Marini deve prendere atto che, ad oggi, oltre a deludere i cittadini umbri, non è in grado neppure di mantenere le promesse fatte ad una cerchia ristretta del suo elettorato, deludendolo profondamente. La Lega Nord continuerà a fare la sua battaglia - conclude la nota - in una difesa non ideologica dei diritti di tutti, consapevole che tutti i discriminati sono uguali e che non ci sono discriminati "più uguali degli altri" come si vuole fare intendere in questa legge. e scelte errate; Emanuele Fiorini e Valerio Mancini Consiglieri Lega Nord Umbria. fonte com