City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Giovedì 02 Marzo 2017 09:52

Con carte clonate acquistavano Voucher Inps; 12 denunciati da GDF

(CIS) - Roma mar. - Gli uomini della Guardia di Finanza, Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche, in collaborazione con i colleghi della Polizia Postale e delle Comunicazioni, hanno smantellato un gruppo criminale dedito all'acquisizione in frode di dati sensibili ed all'indebito utilizzo di sistemi di pagamento elettronici (carte di credito/debito e conti correnti on-line). 12 i decreti di perquisizione emessi dalla Procura di Roma al termine di un'indagine ( denominata Fake Jobs) durata circa 2 anni in esecuzione dall'alba di oggi, assieme a uomini della Polizia, in provincia di Frosinone e Napoli. La complessa attività investigativa era iniziata nel 2015 e - grazie anche al determinante contributo dell'INPS e di Poste Italiane S.p.A. spiega una nota della GDF - ha permesso alla Guardia di Finanza ed alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di risalire ad un gruppo criminale che acquistava Voucher INPS attraverso l'indebito utilizzo di carte di pagamento e conti correnti on-line di persone completamente ignare. Sono centinaia le vittime in tutta Italia, con un profitto complessivo di circa un milione e mezzo di euro.  segue

 

Le vittime, infatti, inserivano i dati delle loro carte di credito o del loro conto corrente su pagine web contraffatte da hacker specializzati. In particolare - spiega una nota della GDF - i criminali acquisivano i dati sensibili attraverso la tecnica del "phishing" o dello "smishing", tramite l'invio di decine di migliaia SMS in modo casuale "contenenti proposte lusinghiere", da servizi presenti in rete (es. buoni carburante, ricariche telefoniche ecc., utilizzando loghi e marche di aziende note). Una volta ottenuti i dati finanziari, facevano confluire le somme sottratte su portafogli elettronici intestati a finti "datori di lavoro". I wallet venivano poi utilizzati come veri e propriconti correnti per redistribuire le somme frodate a falsi "prestatori d'opera occasionali", tutti regolarmente registrati presso l'INPS e titolari della carta POSTEPAY INPS attraverso la quale monetizzavano i proventi. fonte com


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