"Plautilla Nelli – ha spiegato Francesca Cerri, direttrice dell'ufficio beni culturali diocesano - è una giovane fiorentina, al secolo Polissena de' Nelli (Firenze 1524-1588), che all'età di 14 anni entra nell'ordine domenicano con il nome di suor Plautilla e diventa una pittrice così stimata da essere ricordata anche da Giorgio Vasari, nell'edizione del 1568 del suo trattato dedicato a "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori". La chiave che ha consentito alla Navarro di riunire e attribuire alla suora pittrice e alla sua bottega un buon numero di opere, tra cui la tavola del museo diocesano è stato il confronto con il volto di Santa Caterina dipinta da Fra Bartolomeo, pittore attivo nella scuola di San Marco alla fine del '400 inizi del '500. A questo punto – ha aggiunto la Cerri, come riportato in una nota - è iniziata una ricerca dei ritratti di Santa Caterina da Siena che ha portato al reperimento di altre quattro opere legate a quella del Cenacolo: la tavola del museo diocesano di Assisi, la tela custodita a Perugia nella Galleria nazionale dell'Umbria, la tela conservata a Siena nel convento di San Domenico e la tela, probabilmente più tarda, custodita nel convento di San Marco a Firenze. Applicando all'opera di Assisi il cartone derivato da Fra Bartolomeo è risultato subito evidente come la suora pittrice si servisse di esso, opportunamente ridotto oppure ingrandito nelle dimensioni, per dipingere le figure femminili di profilo. fonte com