City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Giovedì 09 Febbraio 2017 15:57

Nuova visita del Sindaco di Norcia ai concittadini ospitati nelle strutture di Corciano

(CIS)- CorcianoE’ tornato a Corciano il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, per incontrare i suoi concittadini, raccogliere le loro preoccupazioni e rispondere alle loro domande, così da fornire indicazioni sulla difficile costruzione del futuro. Accolto dal Sindaco Cristian Betti e dall’assessore Luca Terradura, è stato ricevuto all’hotel QuattroTorri, dove ad attenderlo ha trovato un po’ tutte le persone della Valnerina che si trovano in questi mesi sul territorio corcianese.... segue

“Proprio per volontà di Alemanno – ha evidenziato l’assessore Terradura – erano presenti le associazioni di volontariato che hanno lavorato e stanno ancora lavorando dapprima per gestire l’emergenza ed ora per continuare a venire incontro alle esigenze di questi nostri ospiti speciali”. In particolare, hanno partecipato all’incontro il presidente della Ovus Pubblica Assistenza, Massimo Curini, il presidente della Croce Rossa, comitato di Corciano, Mirco Pallotti, il referente della Protezione Civile Francesco Volpi, insieme ad Ambrosi Giacomo, ed anche il presidente del Fondo di Solidarietà, Andrea Braconi. Alemanno, nel ringraziare per il lavoro fatto e per quanto si sta ancora facendo, ha poi esposto la situazione inerente il Comune di Norcia. Il primo cittadino ha parlato della sistemazione delle persone nelle SAE – soluzioni abitative emergenziali - e nei due lotti che verranno realizzati e, soprattutto, ha rassicurato i concittadini che chiedevano indicazioni sulle strade riaperte e sulle procedure burocratiche per l’assegnazione degli alloggi. Tanto il Sindaco di Norcia che quello di Corciano hanno espresso apprezzamento per l’operato dell’assessorato all’associazionismo che ha coordinato fin dall’inizio dell’emergenza il COC, adoperandosi per far sì che le cose andassero nel miglior modo possibile. Dichiarazioni che hanno fatto piacere a Luca Terradura, affrettatosi, comunque a “chiedere scusa a quanti stiamo ospitando nelle strutture se non tutto è stato preciso, ma – ha aggiunto - l’emergenza si chiama emergenza proprio per la sua non prevedibilità, che costringe il più delle volte ad inventare soluzioni nel più breve tempo possibile”. Uno scrupolo non percepito come tale dagli abitanti della Valnerina affrettatisi a comunicare personalmente agli amministratori di sentirsi accolti, seguiti e ben voluti, pur nella drammaticità di una situazione che continua ad essere oggettivamente pesante.


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