“Lo ringrazio molto – aggiunge Boccio - perchè la ‘disapplicazione’ della L. 194/78 (Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza – ndr), rappresenta l'ennesima violenza usata contro le donne a cui è doveroso porre rimedio. Ho inviato il mo Odg – aggiunge - anche alla consigliera provinciale di parità, Gemma Bracco e alla senatrice Nadia Ginetti, affinché collaborino per modificare a livello nazionale, la legge 194/78 che troppe volte, per rispetto del medico obiettore di coscienza, non si cura delle conseguenze che i troppi obiettori nelle nostre strutture pubbliche, arrecano alle donne, già in difficoltà per conto loro”. La consigliera corcianese, tuttavia, non demorde e conclude “mi adopererò, affinchè ogni consiglio comunale approvi un Odg che parli della difficoltà crescente, in questo Paese, anche di applicare una semplice legge dello Stato come la 194/78 e che vengano assicurati, anche quando si parla di IVG, i livelli essenziali dei servizi previsti, a chiunque ne abbia bisogno”.