Conticelli ha sottolineato che "parlare di diritto di cronaca, significa addentrarsi in terreni nei quali tutti noi dovremmo fare più chiarezza. Diritto di cronaca e tutela della persona – ha sottolineato – sono concetti che sembrano cozzare perché spesso noi cronisti veniamo accusati di abusare di questo diritto e per questo di ignorare i diritti della persona. Pensare ad un giornalista che segua lo scoop - ha ribadito Conticelli con enfasi - che non abbia conto della propria notizia e del clamore che questa possa suscitare è un errore". Del rapporto tra la stampa e l'opinione pubblica e dell'art. 21 della Costituzione ha parlato anche il Magnifico Rettore dell'Università per gli Stranieri di Perugia il prof. Giovanni Paciullo; ha ricordato, tra l'altro, come l'ateneo della Stranieri è stato sempre un luogo attento e aperto alla città, sede di una didattica libera, con il coinvolgimento di importanti protagonisti della comunità istituzionale dell'Umbria che hanno contribuito alla crescita di questa Istituzione. "Stiamo parlando – ha detto il Rettore Paciullo citando una sentenza del 1969 della Corte Costituzionale - di un diritto fondamentale assistito dalla clausola dell'inviolabilità, di una «pietra angolare del sistema». Il codice deontologico dei giornalisti - ha continuato il Rettore Paciullo – è il primo caso nel quale un codice viene collocato all'interno di una fonte legislativa, e cioè all'interno nel codice della privacy. Sarà questa l'unica strada – ha concluso – più che un intervento del legislatore, quella di poter immaginare la ridefinizione di un sistema delle regole che non tocchi il grande ruolo che la informazione deve dare nell' offrire elementi di valutazione che determini un sistema di tutela della persona". Per Cardella affrontare questi temi (anche informazione sulla rete) assume una rilevanza sociale soprattutto se ad affrontarli e a promuoverli sono realtà accademiche e culturali che riescono a coinvolgere il territorio. Il Rettore Paciullo ha poi accennato ai rischi e ai pericoli della rete e di come "diventa difficile quando ci si addentra nelle tipologie del giornalismo online più soggetto al fenomeno delle fake-news, un tema questo che ha bisogno di regole sempre più sofisticate per arginare la cattiva informazione". abstract da fonte com A.L.