City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Lunedì 23 Gennaio 2017 12:00

Terremoto/neve: in Abruzzo tanti i volontari al lavoro; anche piccole frazioni

(CIS) - Pescara gen. - Le storie di volontari che hanno operato e continuano ad operare nelle zone colpite dalla neve e anche dal sisma, sono numerose; vanno avanti le operazioni di scavo tra la neve della valanga sull'Hotel Rigopiano, in comune di Farindola, ma sull'altro versante, a circa 20 chilometri da questo albergo investito dalla enorme massa di neve pari a 4000 tir che scaricano contemponeamente a valle, la popolazione di Collodoro, piccolo paesino in quota doveva essera raggiunta, cosi' come e' stato; ecco ancora i volontari, loro dell'Associazione Dare, braccio operativo della Fondazione Leo Amici di Rimini, attivi per portare soccorso in queste ultime ore alla popolazione della frazione, bloccata da neve e terremoto. La casa di accoglienza della Fondazione, con l'ampio spazio del centro di aggregazione giovanile (che già in passato la Protezione Civile aveva indicato come punto di riferimento in caso di eventi sismici e che già per i terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre ha ospitato numerose persone), è diventato quindi ricovero sicuro per oltre 55 persone della zona che l'enorme nevicata e le scosse del 18 gennaio avevano messo in gravissima difficoltà.  segue

 

Colledoro era isolato da giorni, senza luce, tornata ieri domenica, dopo che un mezzo spartineve era riuscito a circolare, liberando la strada principale delle numerose frazioni della zona. La popolazione locale (anziani, famiglie con bambini), ha dormito nel centro di aggregazione messo a disposizione dalla Fondazione Leo Amici, struttura dotata di un autonomo generatore, ma sia il riscaldamento che la luce sono state "razionate". I volontari della "Dare" assieme agli uomini del posto hanno creato una cordata di solidarietà che ha cercato di tracciare una strada per raggiungere e soccorrere le case isolate e anche gli animali che sono rimasti senza stalla e cibo. Un cavo dell'alta tensione caduto in strada ha bloccato venerdi', un'altra squadra di volontari partiti da Rimini per aiutare la popolazione della zona. "Questo piccolo centro di montagna ha numerose case sparse – ha spiegato Mahiri Arcangeli portavoce della Fondazione Leo Amici – e periodicamente è stata organizzata una ronda per portare cibo e materiali alle persone costrette a rimanere nelle loro case perchè allettate. fonte com


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