(CIS) - Rieti/Farindola gen. - Si scava, si continua a scavare tra la neve su quel che resta dell'Hotel Rigopiano travolto da una valanga; lo si fa con pale, come si e' fatto anche la notte scorsa; i soccorritori, 135 sullo scenario, tutti specializzati dei VV.FF., del soccorso alpino, Gdf, sanitari, non si fermano utilizzando anche tecniche sofisticate (termocamere e sonde sonore) per cercare di localizzare eventuali altri superstiti. Ci sono poi quelli di supporto.  Si spera e si prega, come a Penne localita' a pochi chilometri dallo scenario apocalittico della valanga che ha avuto una forza ed un fronte larghissimo, circa 500 metri scaricando a valle secondo gli esperti, migliia e migliaia di metri cubi di neve. Il capo della protezione civile Ing. Curcio ha spiegato che le condizioni di lavoro dei soccorritori sono estreme, anche per timore di altre valange, anche oggi quasi in cima ai gradi di pericolosita': 4 su 5.  Oggi sulla zona piove, e le temperature si stanno abbassando. Sono state intanto identificate le vittime, anche quelle estratte ieri, di una donna e un uomo. Si continua a scavare; la speranza che ci sia ancora sotto qualche sopravviissuto c'e', ma queste speranze si affiovoliscono con il passare delle ore. I superstiti sono in tutto 9, piu' i 2 che si erano salvati dalla valanga; 23 i dipersi. Stamane e' partita da Milano una speciale squadra di soccorritori (personale anche medico) che coadiuvera' nelle ricerche. Il problema e' anche quello di far recuperare forze ha chi ha operato sino ad ora, con alternanza di uomini.