Tali tecniche chirurgiche sono molto apprezzate, sia dagli operatori (per l'80% dei casi) che dai pazienti (nel 95% dei casi), presentando numerosi vantaggi anche se si riscontrano (ancora) "costi elevati" e formazione "non strutturata". In particolare la nuova frontiera della chirurgia robotica sono gli interventi in urologia vedi (http://www.urologiaroboticadavinci.it/). con informazioni riguardanti gli interventi di prostatectomia e nefrectomia robotica, ovvero le tecniche mininvasive più evolute per l'asportazione del tumore alla prostata e al rene, effettuate grazie al robot da Vinci, gesti chirurgici più precisi, minor sanguinamento, riduzione dell'impatto estetico delle incisioni, rischi di infezione post-operatoria più bassi, tempi di degenza e recupero inferiori. Anche interventi di neorochirurgia sono all'avanguardia. Nel sito urologiaroboticadavinci e' possibile conoscere i centri in Italia che praticano operazioni di urologia robotica con il da Vinci, oltre 70 diffusi in tutto il territorio. Basti pensare che in Italia nel 2015 sono stati eseguiti più di 13.200 interventi robotici, di cui il 66% per il trattamento di patologie urologiche. Dal 2010 a oggi sono stati eseguiti quasi 5.000 interventi robotici per la cura del tumore del rene (nefrectomie e nefrectomie parziali) e più di 20.000 prostatectomie radicali robotiche. fonte com e internet