City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 13 Gennaio 2017 01:07

Sviluppo e formazione in Umbria su Chirurgia robotica: Ricci presenta mozione

(CIS) - Perugia gen. - Il nuovo PSR Piano Sanitario Regionale (in itinere di definizione nel 2017), dovra' avere uno specifico approfondimento "applicativo" sulla robotica in medicina e, in particolare, sullo sviluppo in Umbria della "chirurgia robotica" anche come elemento attrattivo per la "mobilità attiva con pazienti provenienti da altre regioni. E' quanto contenuto un una mozione che sara' presentata da Claudio Ricci consigliere regionale di opposizione, ex sindaco di Assisi. Nella mozione si sollecita, nel quadro convenzionale con l'Università degli Studi di Perugia, l'implementazione della materia negli specifici piani di studio universitari attivando un progetto di "formazione" per operatori, a livello nazionale e internazionale, svolto Umbria (di raccordo con il Governo e il Ministero della Salute). Si auspica, infine, la programmazione in Umbria di un "convegno internazionale" (nel 2018), sul tema della robotica nella sanità, prodomico al PSR e all'attivazione degli specifici corsi di formazione. La chirurgia robotica nasce negli Stati Uniti nel 1985 (con la strumentazione PUMA 560 per le biopsie celebrarli di "alta precisione") e, come delineato da recenti rapporti scientifici, si riscontrano - sottolinea in una nota Ricci  - "ampi margini di sviluppo" nel breve-medio periodo. segue

Tali tecniche chirurgiche sono molto apprezzate, sia dagli operatori (per l'80% dei casi) che dai pazienti (nel 95% dei casi), presentando numerosi vantaggi anche se si riscontrano (ancora) "costi elevati" e formazione "non strutturata". In particolare la nuova frontiera della chirurgia robotica sono gli interventi in urologia vedi (http://www.urologiaroboticadavinci.it/). con informazioni riguardanti gli interventi di prostatectomia e nefrectomia robotica, ovvero le tecniche mininvasive più evolute per l'asportazione del tumore alla prostata e al rene, effettuate grazie al robot da Vinci, gesti chirurgici più precisi, minor sanguinamento, riduzione dell'impatto estetico delle incisioni, rischi di infezione post-operatoria più bassi, tempi di degenza e recupero inferiori. Anche  interventi di neorochirurgia sono all'avanguardia. Nel sito urologiaroboticadavinci e' possibile conoscere i centri in Italia che praticano operazioni di urologia robotica con il da Vinci, oltre 70 diffusi in tutto il territorio. Basti pensare che in Italia nel 2015 sono stati eseguiti più di 13.200 interventi robotici, di cui il 66% per il trattamento di patologie urologiche. Dal 2010 a oggi sono stati eseguiti quasi 5.000 interventi robotici per la cura del tumore del rene (nefrectomie e nefrectomie parziali) e più di 20.000 prostatectomie radicali robotiche. fonte com e internet


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