Evidentemente - ha aggiunto Vinti - siamo di fronte a un grave vuoto istituzionale rispetto alle funzioni svolte precedentemente da questi enti territoriali di area vasta, dalla scuola alle strade, dall'urbanistica alla sismica, dalla tutela dell'ambiente e del territorio ai centri per l'impiego, ecc. che, abbinato ai draconiani tagli dei trasferimenti economici del governo, evidenziano una drammatica assenza d'intervento amministrativo e programmatorio, in particolare per quanto attiene la manutenzione stradale e dei plessi scolastici, nonche' rispetto alla gestione del personale con relativa perdita di reddito e di ruolo professionale. La demagogia e il populismo deleterio della legge Del Rio in Umbria si è manifestato registrando un record nazionale, infatti, ad un certo punto, erano dimissionari sia Leopoldo Di Girolamo che Nando Mismetti, i due presidenti delle Province, con la motivazione che non potendo trascurare il loro ruolo di sindaco, rispettivamente di Terni e di Foligno, non avevano il tempo necessario per ricoprire quel ruolo". L'8 gennaio si svolgeranno dunque le "elezioni truffa", elezioni senza popolo, elezioni senza elettori. Ritengo che la legge Del Rio del 7 aprile 2014, vada abrogata, e ripristinato il ruolo importante delle Province come prevede la nostra Costituzione Repubblicana. E' necessaria una iniziativa politica che disveli il carattere truffaldino di queste elezioni. I sindaci e i consiglieri comunali dovrebbero manifestare per primi il loro netto dissenso astenendosi dal voto. - abstract fonte com S.V.